Dopo 88 giorni e’ fumata Bianca.
L’era Gentiloni e’ alle spalle.
Il premier Giuseppe Conte ha ricevuto ieri sera l’incarico a formare il nuovo governo. Le formalità si consumano nell’arco di pochi minuti.
Conte presenta la lista dei ministri al Quirinale. Oggi alle 16 avverrà il giuramento.
”Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi anticipati nel contratto , lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani”: queste le prime parole del premier Conte dopo avere letto la lista dei ministri del suo governo.
Carlo Cottarelli esce di scena: un governo politico meglio per il Paese.
Alle spalle di Conte, nell’organigramma di Palazzo Chigi, ci sono i due big politici: Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
A loro e’ toccato l’onere di ammorbidire i toni e il linguaggio dopo che - da domenica sera - la crisi istituzionale sembrava avesse imboccato una strada senza ritorno.
In poche ore - le più difficili degli 88 giorni che hanno preceduto la nascita del governo Conte - si e‘ consumato ciò che tutti hanno definito uno psicodramma.
La scena al Quirinale di domenica sera - Conte esce senza dichiarare, i corazzieri vanno via e il responsabile della comunicazione del Quirinale ”costretto” a rilasciare una dichiarazione su quanto era avvenuto - e’ la rappresentazione plastica di un Paese che, per un attimo, sembrava stesse entrando in un vicolo cieco. “Si rischia una crisi istituzionale senza precedenti”, il commento di molti. Le reazioni dei mercati sono la naturale conseguenza di un’incertezza Politica senza eguali.
Domani e‘ il 2 giugno. Più che mai festa della “riconciliazione” dopo che il Quirinale - con una brusca inversione a U - e’ tornato a prediligere la strada del
governo politico e non del governo tecnico. Nasce il governo Conte, nasce il primo governo giallo-verde.
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