Una violenta scossa di terremoto 6.8 si è abbattuta in Grecia, con epicentro a Zante, a 00.54 di questa notte. L'Ingv (istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha subito lanciato allerta tsunami nel mar Jonio e nel basso Adriatico. Grazie agli edifici antisismici, per fortuna, non ci sono stati gravi danni né per le abitazioni né per le altre strutture. L’allarme è stato diramato soprattutto dai social, numerose le segnalazione non solo in Grecia, ma anche al sud Italia.
La scossa infatti, è stata avvertita in alcune regioni della nostra penisola. In particolar modo Puglia, Sicilia, Basilicata, Calabria e persino Campania. In pochi minuti sono impazziti tutti i social: «A Crotone si è sentito forte e chiaro», «sembrava non finisse più», e chi invece, tagga gli amici greci con sarcasmo, «stai bene? Hai sentito che schicchera?». Intanto l’Ingv consiglia di stare lontano da coste e spiagge.
La Grecia, tra mitologia e storia, è sempre stata caratterizzata da fenomeni sismici di notevole portata. E qui che avvengono infatti tra i terremoti più forti d’Europa, molto più intensi dell’evento di magnitudo 6.8 delle scorse ore. Solo negli ultimi 10 anni circa, un evento simile si è verificato il 21 luglio del 2017: terremoto di magnitudo 6.6 sull’isola di Kos, solo un mese dopo il sisma del 12 giugno di magnitudo 6.3 sull’isola di Lesbo. Poi si sono verificati forti terremoti anche nel 2015, 2014, 2009, due volte nel 2008 e nel 2006.
Di Ilaria Proietti Mercuri
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