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I 5 Stelle vogliono obbedienza: pronta la legge per punire la libertà di scegliere



Obbedisco! Dimenticate il telegramma che Garibaldi mandò al generale La Marmora 154 anni fa. Tralasciate pure "Credere, obbedire, combattere", uno dei più forti slogan coniato da Mussolini nel Ventennio fascista. Forse sono proprio gli anni Venti a dare alla testa, ma oggi l'ubbidienza è una delle prerogative più bramate dai 5 Stelle. Quelli che hanno fatto cadere il primo governo Conte perché la democrazia era a rischio totalitarismo dopo l'odiosa frase di Salvini che voleva pieni poteri. Poco conta che poi, in realtà, i pieni poteri li abbia presi con forza virale il BisConte, il quale, dopo aver decretato lo stato di emergenza "col favor delle tenebre" ha sospeso i diritti costituzionali di un intero popolo, rinchiudendo ai domiciliari i cittadini, abbassando le serrande delle attività senza alcun aiuto economico e governando con la paura e la polizia. Poco conta che, nonostante in Italia i contagi siano di scarsa rilevanza (ma i migranti positivi scappano in giro per lo Stivale) ci sia stata la proroga dello stato di emergenza e che il governo si opponga a rendere pubblici gli atti secretati del comitato tecnico scientifico sulla base dei quali un intero Paese è stato bloccato. Oggi questi grillini vogliono obbedienza su tutte le decisioni che stanno imponendo dall'alto. E l'ultimo atto di quella che è sempre meno una democrazia e sempre più una dittatura comunista con caratteristiche cinesi è una incredibile proposta di legge targata 5 Stelle del 15 luglio scorso, passata in sordina nonostante rechi in sé una pericolosa deriva totalitarista e una serie di incognite dettate dalla totale mancanza di chiarezza. La proposta numero 2592, che ha come prima firmataria la grillina Jessica Costanza insieme con le colleghe di partito Elisa Siragusa e Virginia Villani, mira all'"Introduzione degli articoli 415-bis, 613-quater e 613-quinquies del codice penale, concernenti i reati di istigazione a disobbedire alla legge elettorale, di isolamento sociale o affettivo e di istigazione alla rinuncia o al rifiuto dei trattamenti sanitari". Istigazione a disobbedire alla legge elettorale? Istigazione al rifiuto dei trattamenti sanitari? Che cosa vuol dire? E cosa c'azzecca, direbbe Antonio Di Pietro, la legge elettorale con i trattamenti sanitari? E la disobbedienza? Il solo utilizzo del termine disobbedire, sperando che esso entri nel codice penale, ha la stessa gravità dei pieni poteri che voleva tanto Salvini e che invece si è preso Conte. E poi cosa vogliono intendere questi 5 Stelle, quelli che una volta decantavano la decrescita felice e si ergevano a paladini no vax con istigazione al rifiuto dei trattamenti sanitari? La Costanzo ha scritto su Facebook che si riferisce alle persone fragili, ma qualcuno dovrebbe spiegare ai firmatari che la salute non è un dovere del singolo, ma un diritto sancito dalla Costituzione e che nessuno può obbligare un individuo (a meno che non si tratti di persona alterata e pericolosa o incapace di intendere e volere) a curarsi contro il proprio volere. Ormai, in un modo o nell'altro, il piano è annullare tutti i diritti e lasciare solo i doveri. Del popolo ovviamente! E se qualcuno dovessero non essere d'accordo meglio che ci sia un magistrato che possa indagarlo perché ha disobbedito o magari non si è voluto curare, forse convinto da qualche negazionista che fa la parte dell'istigatore.


di Michelle Ranieri


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