Razionalizzazione delle infrastrutture dei sistemi Information and Communication Technology, ICT; reingegnerizzazione dei processi e dei servizi, ma soprattutto una spinta verso la valorizzazione del personale e l’introduzione di competenze adeguate sui temi dell’ICT e delle soft skill: sono le sfide che attendono Luca Attias, nuovo commissario straordinario per la trasformazione digitale dell'Associazione Italian Digital Revolution, che col suo Consiglio direttivo si dice pronta da subito, a collaborare per garantire un rilancio delle azioni in tema di digitalizzazione coniugando tecnologie , organizzazione e risorse umane per l’effettiva attuazione del cambiamento. Una delle sfide fondamentali poi consiste nel realizzare nuovi modelli organizzativi mettendo a fattor comune best practices consolidate e di successo nella pubblica amministrazione.
Davide D'Amico, del consiglio direttivo di Aidr «È sicuro che Luca Attias farà molto bene e anche che punterà molto a valorizzare il capitale professionale e culturale della pubblica amministrazione, rafforzando inoltre una effettiva ed efficace collaborazione con il settore privato e con le associazioni, favorendo con queste ultime l’applicazione di quel principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale che è sempre più necessario per garantire la diffusione della cultura digitale nel nostro Paese. Auguri Luca! Ti aspetta un duro ma sfidante lavoro! ».
L'associazione per la rivoluzione digitale il prossimo 14 novembre ha organizzato un evento tutto al femminile: un convegno dell'Osservatorio donne digitali dal titolo «La rivoluzione digitale è donna?». Si terrà presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica, Piazza della Minerva, con la presenza di volti femminili autorevoli del mondo istituzionale, imprenditoriale, della televisione, dello sviluppo sociale e delle libere professioni. Ne discuteranno tante donne, con ruoli e professioni differenti, che daranno il proprio contributo per stimolare l’attenzione pubblica ma soprattutto le donne a diventare voci autorevole del digitale. Tra le relatrici: Nunzia De Girolamo, ex ministro dell’Agricoltura; Caterina Balivo, conduttrice televisiva; Flavia Marzano, assessore a Roma Semplice; Antonella Cortese, criminologa, vicepresidente Aispis, l'Accademia Italiana delle Scienze di Polizia Investigativa e Scientifica; Maria Antonietta Spadorcia del Tg2 e Monica Macchioni, Carpe Diem Communications. Sono state invitate a concludere l’evento Giulia Bongiorno, ministro per la Pubblica Amministrazione e Barbara Lezzi, ministro per il Sud.
Il convegno aprirà i lavori partendo dai dati ripresi nel documento “Women and men in Ict: a chance for better work-life balance” che evidenziano, in particolare, come sia preoccupante soprattutto il tema della segregazione di genere nel sistema educativo, e in particolare nelle materie Stem, Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Come ha già rilevato il rapporto “Women Digital Age” della Commissione europea, solo il 24,9% delle donne si laurea in settori legati alla tecnologia, mentre la quota di uomini impiegata nel digitale è tre volte superiore a quella femminile. L’Europa, che già soffre di una carenza di competenze digitali, non si sta dimostrando in grado di colmare questo vuoto. E a causa della mancanza di donne a bordo non riesce a navigare alla massima velocità. Uno spreco di potenziale tanto più grave quanto più debole è la crescita di un Paese. Per questo l’Italia non può permettersi di perdere questo treno.
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