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La fattoria degli animali di Orwell diventa un film per Netflix



Gli animali, stanchi di sottostare alle leggi e agli ordini dell’uomo, si ribellano, cacciano il padrone e gridano indipendenza, autoregolandosi e vivendo secondo il principio «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Ma i maiali, i promotori di questa “rivoluzione”, perdono il controllo della fattoria. Il sogno di essere diversi dagli uomini s’infrange e anche loro, alla fine, tornano ad essere come gli umani, traditi dalla stessa mentalità, dalla stessa cupidigia e incoscienza. Ecco lo spunto, l’iniezione de “La fattoria degli animali”, un racconto fantastico, un piccolo viaggio satirico ma dai fortissimi significati sociali, specie nell’immagine dei ruoli, delle funzioni, dei livelli su cui si appoggia il sistema. Un romanzetto bestiale figlio di un altro grande genio, George Orwell, visionario saggista, giornalista e agitatore culturale britannico, satiro e ribelle, autore di una delle pagine distopiche più importanti della letteratura contemporanea “1984”, che gli è valso l’ingresso nel Pantheon dei mostri sacri per la sua capacità di andare ad analizzare le dinamiche alla base dei meccanismi totalitari di controllo del pensiero in maniera, ovviamente profetica, alla Jean Raspail col suo Il Campo dei santi, valendone, addirittura, la nascita dell’aggettivo “orwelliano”. Ora “Animal farm, a fairy story”, capolavoro assoluto, che puntava ad una affilatissima critica alla Rivoluzione russa, diventa un film. E sarà curiosamente affascinante vedere trasposta la rivoluzione animale su piccolo schermo. Come sempre, parlando di migliori produzioni tv, c’è di mezzo Netflix, che ha sponsorizzato il progetto, firmando un accordo per la produzione con l’attore e regista Andy Serkis, che potrà lavorare al fianco di Matt Reeves, che l’ha diretto negli ultimi due film della saga “Il pianeta delle scimmie”. Reeves quindi figurerà tra i produttori della “Fattoria degli animali”, così come raccontato da Matteo Sacchi su Il Giornale. Era dal 2012 che Serkis stava cercando di mettere in cantiere questo progetto. Anche per La fattoria degli animali verrà utilizzata la tecnica della «motion capture», come precedentemente per il ciclo del “Pianeta delle scimmie”. Ancora non sono noti i dettagli sull’inizio delle riprese, sul cast o sull’uscita del film, ma la produzione è certissima, ed è seguita, nell’adattamento tra modernità e originalità, dalla sceneggiatrice Caroline Thompson, che, tra gli altri, ha lavorato per “Edward mani di forbice” e “Nightmare before Christmas”.


E.R.

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