Tranquilli, il “caso Fazio”, per ora, resta un caso. Aperto ovviamente, ma non all’ordine del giorno, come paventato da molti. Tant’è che la Rai, semmai questa è la vera storia visto che viale Mazzini, di solito, lascia galoppare il gossip sapendo che si sgonfia da solo, ha smentito le ricorrenti voci sull’imminente ritorno del conduttore su Rai Tre dopo il floppone su Rai Uno. Che tempo che fa, sulla rete ammiraglia dell’emittente pubblica, avrebbe dovuto fare sfracelli in termini di ascolti, stracciando tutta concorrenza. Invece è stato massacrato, non superando mai il 20% tanto da essere battuto da fiction e programmi vari. Insomma un vero disastro. Ragione per la quale la Rai non ha smentito il possibile ritorno di Fazio a Rai tre, ma solo dalla prossima stagione, affrettandosi invece a fare in pasto all’opinione pubblica un gustoso dessert: il conduttore si muove all’interno dell’azienda in modo autonomo, come fosse un’entità a se stante. Insomma, la situazione non è solo seria ma pure grave, visto che di mezzo ci sono i soldi pubblici, tanti, drenati ad altre produzioni dal mega contratto di Fazio. Cifre che, ed è l’auspicio di molti dovranno essere riviste e corrette. Nel frattempo però Radio serva, ovvero il gossip aziendale, insiste nel rilanciare il possibile arrivo a Rai Due di Paolo Del Debbio, ex uomo di punta di Mediaset e finito nel cono d’ombra con l’arrivo di Gerardo Greco. Il giornalista con forti frequentazioni nel mondo della politica piace molto alla componente romanocentrica della Lega, compreso Giancarlo Giorgetti, e lo stesso Salvini si sarebbe mosso per sistemare l’ex ancorman di Rete4. Il suo modo popolare di condurre, in sintonia con l’elettorato populista, sarebbe la miglior carta moschicida in vista delle europee, riuscendo a trasformare lo share in voti. La leggenda metropolitana, molto in voga a Mediaset, sostiene che Del Debbio sia stato fatto fuori dai programmi di Cologno dopo i risultati delle ultime elezioni. Berlusconi, a suo tempo, avrebbe accusato Paolo e Mario Giordano, altro giornalista nel mirino, di avergli fatto perdere 5 punti percentuali grazie ai loro programmi pro Lega e 5 Stelle. E siccome Berlusconi è uno che non dimentica Del Debbio è fermo al palo, superato da destra e da sinistra da Nicola Porro. Giordano, invece, si sarebbe salvato grazie al gioco dei veti incrociati e dei conti da saldare, come sussurrano le malelingue. Gossip e antichi rancori si mischiano amabilmente….L’altro nome che gira è quello di Pierluigi Pardo. Secondo alcune voci di corridoio, non confermate dai vertici del Biscione, Mediaset sarebbe intenzionata a chiudere Tiki Taka, il programma di approfondimento sportivo di Italia Uno. Troppo gossip, troppo trash, troppo di troppo insomma. Lo stesso conduttore lunedì sera ha messo benzina nel serbatoio del chiacchiericcio: «La speranza, l’augurio e l’obiettivo è tornare a gennaio. Sennò ci vediamo tranquillamente a Ponza». Parole, quelle di Pardo, rilanciate da più parti, avallando la possibile sospensione del programma calcistico del lunedì sera in seconda serata. La politica di contenimento dei costi da una parte e l’eccessivo uso di ospiti decisamente fuori le righe, tanto inopportuni quando fastidiosi nel loro parlarsi addosso, sarebbero le ragioni di fondo del possibile. Stop. Pardo, però , non sembra affatto scoraggiato. Per lui potrebbero aprirsi le porte della Rai, pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Viale Mazzini, a corto di volti forti nel settore del calcio, sarebbe intenzionata ad investire sull’ex giornalista e telecronista di Sky, nonché collaboratore di Dazn. Strapparlo alla concorrenza sarebbe un bel colpo. Insomma, il vero Tiki Taka è quello che si fa da un canale all’altro, mica quello in campo… quello è solo lo specchietto per le allodole…
di Alberto Milani
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