Il SIM Carabinieri non può che essere solo parzialmente d’accordo con le osservazioni del vertice della Difesa ritenendo che, se la legge 121 ha funzionato sino ad oggi, pur essendo chiaramente una norma sbilanciata a favore della polizia di stato, è grazie allo spirito di servizio, l’abnegazione e l’assoluta fedeltà alle istituzioni democratiche che più generazioni di Carabinieri hanno espresso e continuano a garantire. Non si potrà rimandare per ulteriore tempo una rivisitazione della legge 121 che restituisca a chi esprime la preponderante mole di servizi di ordine pubblico e sicurezza pubblica sul territorio, ossia all’Arma dei Carabinieri, un ruolo anche decisionale che sia quantomeno paritetico a quello dell’altra polizia a competenza generale con il conferimento, come recentemente già affermato da questo Sindacato, delle funzioni di autorità di pubblica sicurezza sia a livello periferico che centrale.
Domandiamoci, ad esempio, a fronte dell’importante attività operativa e di controlli del territorio che esprime proprio la Compagnia Carabinieri di Pioltello, quale sia la reale e formale voce in capitolo di quel Comandante di Compagnia o dei suoi superiori nelle decisioni sull’ordine e la sicurezza pubblica.
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