Niente patrocinio e presentazione del libro “La trattativa Stato Islam” nella sede del V municipio di Roma perché le “argomentazioni trattate si ritiene andrebbero a contrastare le intenzioni di integrazione perseguite”. È la decisione del minisindaco grillino Giovanni Boccuzzi, fedelissimo della sindaca Virginia Raggi, che ha fatto sapere all’autrice del testo, la giornalista Francesca Musacchio, che il libro in questione non potrà essere presentato nella sala del V Municipio al prenestino.
Niente presentazione, niente dibattito o discussione. Il testo sembrerebbe essere stato messo direttamente al bando. Ma cosa afferma di tanto sconcertante il testo della Musacchio da spaventare il presidente grillino del V Municipio? Si tratta in realtà di una fotografia delle nostre città, delle nostre periferie dove si alimentano estremismi e integralismi che possono rappresentare una minaccia per la nostra società. Il testo cerca di capire se dopo l’11 settembre in Italia ci sia stata una sorta di trattativa dello Stato con il mondo islamico, una sorta di non belligeranza che avrebbe garantito una “invasione pacifica”.
Ma perché non si può discutere di questi problemi nel V Municipio di Roma? La risposta la fornisce lo stesso presidente Boccuzzi: “continuare a perseguire l’idea della Clash of Civilizations, a parere di questa Amministrazione, non contribuisce a favorire ideali di pace e di dialogo interreligioso che, mai come in questo momento storico, si ritiene assolutamente necessario. Nel rispetto dei valori della Costituzione della Repubblica italiana nonché delle sensibilità di tutte le forze politiche si ritiene pertanto di non dover accordare questo patrocinio”.
Meglio non farsi domande, quindi.
di Mauro Porta
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