“Il problema che l'app non può essere scaricata da alcuni smartphone è una giusta critica, ma che dovrebbe essere chiaramente superato. L'obbiettivo dell applicazione, é la sua diffusione, più è diffusa, più si ha un monitoraggio ed una prevenzione, quindi il fatto stesso che esistono queste limitazioni è solo un danno per lo scopo in se dell app, che sicuramente è da migliorare. Per l'aspetto giuridico condivido a pieno la valutazione del parere garante, che è sicuramete articolata e complessa ma nel suo insieme rassicurante.
L'applicazione è ben pensata, funziona in maniera decentrata e questo vuol dire che tutti i dati vengono archiviati all'interno di essa. Al momento di un riscontro di positività, sarà l’operatore sanitario ad inserire i codici nel sistema centrale ed in quel momento chi è stato in contatto con quella determinata persona riceverà una notifica. L'unica perplessità è sotto il profilo della trasparenza, perché bisogna far capire ai cittadini il corretto funzionamento dell'algoritmo.” Così Luigi Martin (AIGA) a Fuori Tg Rai 3
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