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Impeachment Mattarella e alleanze 
Ora i partiti si riposizionano

Il tema dell’impeachment nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e’ al centro del dibattito politico. Mentre Fratelli d’Italia e Movimento Cinque stelle, per primi, hanno lanciato tale ipotesi, gli occhi adesso sono puntati sulla Lega di Matteo Salvini che, stamane, ha espresso tutta la propria contrarietà rispetto a quanto e’ avvenuto: "Il nostro programma prevedeva misure per le quali era necessario rivedere alcune regole europee. Se il Quirinale dice di non cambiare le regole europee e' un problema di democrazia. Per questo le prossime elezioni saranno un referendum, una scelta tra il popolo e il magico mondo della finanza, dello spread, dei Soros, degli speculatori".


Più dura la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che dice: “Se gli italiani vogliono scendere in piazza e dire che non la pensano come Mattarella sono liberissimi di farlo, siamo in un Paese democratico. Se si decidesse di fare una grande manifestazione, cosa che per me non sarebbe sbagliata, potrebbe tranquillamente essere una manifestazione pacifica, una passeggiata con le famiglie per dire che siamo in un Paese libero”.

E cosi’ mentre Forza Italia sembra orientata verso un no alla fiducia su Cottarelli, spicca l’atteggiamento molto conciliante del Cavaliere che, ieri sera, in una nota, ha difeso l’operato di Mattarella, tanto da suscitare le ire di Matteo Salvini che subito reclamava: “Come? Silvio Berlusconi prende difende Mattarella e non me?”.


Domani ci sara’ prima la riunione dei gruppi alle 10, poi alle 14 il Consiglio federale della Lega. Il fatto inedito e' che per la prima volta la riunione del massimo organo esecutivo del Carroccio si tiene nella Capitale. Sul tavolo naturalmente l'evolversi della situazione dopo il muro contro muro con il Quirinale sull'economista Savona. Ma anche, spiega un esponente della Lega, il tema alleanze.


La domanda che adesso tutti si pongono e’: il Movimento Cinque stelle e la Lega torneranno a presentarsi insieme davanti agli elettori o si ritornerà allo schema precedente? Oggi Matteo Salvini dice: il contratto M5S Lega esiste ancora.


Luigi Di Maio, leader penta stellato, a meta' pomeriggio in un video su FB: "E' prematuro parlarne. Al Governo Mattarella ha deciso di mettere dei tecnici che non hanno mai preso un voto, guidati da Cottarelli, con la sicurezza che non avranno nessuna maggioranza in Parlamento. Quindi avremo un governo non solo non votato dal popolo ma neppure dal Parlamento: un vergognoso unicum nella storia della Repubblica".


Domani Salvini fara’ il punto con i suoi soprattutto sull'atteggiamento da assumere quando il premier incaricato Carlo Cottarelli arrivera' in Aula. A votare la fiducia all'ex commissario della spending review sara' il Pd (ma c'e' qualche perplessita' da parte di qualche dirigente) ma non Forza Italia che era stata sollecitata proprio dal Carroccio ad esprimersi chiaramente in merito. “È inevitabile e urgente ridare la parola agli elettori.


Gli italiani devono poter tornare al piu' presto alle urne, sanando con il voto una crisi politica e istituzionale senza precedenti”, scrive su Facebook Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato. Sulla stessa scia il segretario nazionale UDC Lorenzo Cesa: “La parola torni al corpo elettorale senza ulteriori strappi con le Istituzioni che minano alle fondamenta della nostra Repubblica”.





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