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In arrivo due decreti per le emergenze Xylella e gelate



In arrivo i due decreti legge d’urgenza per far fronte alle emergenze xylella e gelate. I Gilet Arancioni hanno ottenuto l’impegno dal ministro delle Politiche agricole, a varare nel giro di pochi giorni un provvedimento per far fronte ai danni riportati dagli olivicoltori. La promessa è arrivata nel corso di una manifestazione che ha visto riuniti in piazza Santi Apostoli a Roma, circa 5000 imprenditori del settore. In conferenza Stato-Regioni, per le gelate è passata la linea di un decreto legge che darà risorse importanti per il ristoro delle aziende e dei lavoratori.


Per fronteggiare l’emergenza occupazionale, invece, entro il 26 sarà convocato il tavolo interministeriale al ministero dello Sviluppo Economico. Durante la manifestazione a Roma non sono mancati attacchi ai 5Stelle, soprattutto sulle posizioni ambigue in tema xylella, con cartelli del tipo «Con Grillo in regia attentate la nostra economia» o «Di Maio incontra i gilet gialli francesi, e gli olivicoltori quando?». Secondo lo studio “Salvaolio” della Coldiretti, il crollo dei raccolti nel nuovo anno farà aumentare le importazioni di olio di oliva dall’estero che potrebbero superare abbondantemente il mezzo miliardo di chili. Questo significa che sul mercato nazionale più di due bottiglie di olio di oliva su tre conterranno prodotto straniero.


«Il rischio per i consumatori – denuncia la Coldiretti – è che nelle bottiglie di olio, magari vendute sotto marchi italiani ceduti all’estero o con l’etichetta delle grande distribuzione si trovi prodotto straniero (tunisino, spagnolo o greco), peraltro favorito da etichette dove l’indicazione della provenienza è spesso illeggibile. Nel 2018 gli arrivi di olio dalla Tunisia sono tra l’altro raddoppiati (+100%) e potrebbero crescere ulteriormente – aggiunge Coldiretti – se l’Unione Europea rinnoverà l’accordo per l’ingresso di contingenti d’esportazione di olio d’oliva a dazio zero verso l’UE per 35mila tonnellate all’anno scaduto il 31 dicembre 2017, oltre alle 56.700 tonnellate previste dall’accordo di associazione UE-Tunisia (in vigore dal 1998)». Si stanno moltiplicando anche le frodi e le falsificazioni. Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha sottolineato che «occorre difendere l’extravergine italiano nell’ambito dei negoziati internazionale dove l’agroalimentare Made in Italy viene troppo spesso usato come moneta di scambio per interessi diversi».

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