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In Europa per cambiare tutto, parte da Torino la sfida europea di Giorgia Meloni



Parte da Torino la campagna per le elezioni europee di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni che dal palco del Lingotto ha voluto lanciare la sfida sovranista con lo slogan “In Europa per cambiare tutto”. Davanti ad oltre 2mila delegati giunti da tutta Italia per la conferenza programmatica di FDI, il 13 e il 14 aprile, Giorgia Meloni ha indicato la nuova via che attente la destra italiana: se il risultato delle europee sarà positivo per Fratelli d’Italia si paleserebbe una nuova alleanza con la Lega di Matteo Salvini per governare l’Italia.


«Arriviamo a questo appuntamento fieri del lavoro che abbiamo fatto, ha detto il leader di Fratelli d’Italia Meloni, dal risultato elettorale di FdI dipendono molte cose. Se in Europa riusciremo a portare una pattuglia di parlamentari numerosa, in Europa andiamo a cambiare tutto. Come in edilizia si demoliscono gli ecomostri, noi demoliremo l’euromostro per un processo completamente diverso. Noi vogliamo cambiare tutto, perché la Ue ha fallito». Giorgia Meloni ha voluto anche sottolineare che «la Capitale dell’Unione europea deve essere Roma e intendo portare in Europa questa rivendicazione. La Capitale dell’Unione europea deve essere il luogo più rappresentativo della sua millenaria tradizione, non il luogo più comodo dove mettere gli uffici».


Sul palco del Lingotto di Torino è intervenuto anche per una tavola rotonda il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha marcato sempre più le distanze con il suo partito, Forza Italia: «Dopo il voto, ha spiegato Toti, sarò al lavoro per la creazione di un nuovo centrodestra, una reale forza repubblicana. Su questa linea trovo che Fratelli d’Italia sia il partito più disponibile, il più vicino a me».


Il programma per le europee di Fratelli d’Italia si sintetizza in 15 punti programmatici che sono stati spiegati nel corso dell’intervento conclusivo da Giorgia Meloni: «La ricetta economica di Fratelli d’Italia è: più Tav, meno Tax, più infrastrutture, meno tasse, ha spiegato il presidente di FDI, che senso ha firmare per una via della seta per permettere alle merci cinesi di arrivare in Italia se poi si impedisce alle merci italiane di andare in Europa. L’Italia è la nazione in cui è nata l’alta velocità e indietro non torneremo».

«Andiamo in Europa per batterci contro la concorrenza sleale, per difendere il lavoro italiano, ha sottolineato Meloni, nel prossimo Parlamento europeo noi chiederemo l’introduzione di dazi di civiltà per le merci di quelle Nazioni che non rispettano gli stessi standard delle nostre regole ». Poi ancora Giorgia Meloni si è soffermata sul tema dell’immigrazione: «Non si risolve il problema degli sbarchi chiudendo i porti, così si può solo rallentare. L’unico modo è impedire ai barconi di partire. La prima proposta che faremo in Europa è il blocco navale al largo della Libia».


«Noi in Europa vogliamo cambiare tutto, compreso l'attuale presidente del Parlamento europeo», ha spiegato Meloni suscitando le reazioni dei vertici di Forza Italia che sono subito intervenuti con diversi comunicati stampa in difesa dell’operato europeo di Antonio Tajani. Al Lingotto di Torino è giunto anche un video messaggio di sostegno del presidente del Family Day, Massimo Gandolfini, che ha invitato a rimanere uniti per lottare per i diritti della vita, della famiglia e dei bambini. Messaggio di sostegno anche da parte del 'Capitano Ultimo' Sergio De Caprio, neo presidente del Sim il sindacato militare dei Carabinieri. Apprezzamenti anche per i candidati alle europee Caio Giulio Cesare Mussolini e il sociologo Francesco Alberoni. L’ appuntamento per la chiusura della campagna elettorale di Giorgia Meloni è a Napoli per domenica 19 maggio.

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