Il rogo è divampato furioso da una stanza di degenza al settimo piano, probabilmente per un guasto al sistema elettrico di un letto mobile al Taipei Hospital di New Taipei City, a Taiwan. Venti risulterebbero essere i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni e quattordici i morti nel bilancio provvisorio dei media locali.
I vigili del fuoco hanno individuato il focolaio dell’incendio al settimo piano dove erano ricoverati trentadue pazienti, dopo che l'allarme è scattato alle 22,36 di domenica, in Italia, mentre le fiamme sono state domate nel giro di circa un'ora con l'impiego di molti mezzi e oltre duecento pompieri. Le autorità locali hanno comunque voluto precisare che sono in corso indagini per far luce sulle cause dell’incidente.
Non è stata ancora definita con certezza l’origine dell'incendio anche se i primi riscontri farebbero pensare ad un guasto dell’impianto elettrico partito da un letto mobile, che avrebbe a sua volta innescato un cortocircuito e da quello le successive fiamme. A individuare il punto di partenza del rogo sono stati i vigili del fuoco che lo hanno posto al settimo piano dal quale trentatré pazienti e tre membri del personale sanitario sono prontamente stati evacuati.
Secondo i media locali, i casi di incendio sono piuttosto frequenti a Taiwan, un paese che solo di recente ha cominciato a mettersi in regola con le più avanzate norme di sicurezza antincendio, norme che finora non sarebbero però state sempre rispettate con attenzione. Naturalmente saranno soltanto le indagini sull’accaduto a stabilire se, in questo caso, il sistema di protezione contro incidenti dovuto a un malfunzionamento del sistema elettrico sia stato deficitario. Già in passato, nel 2012 un altro incendio divampato sempre in una struttura ospedaliera locale aveva provocato ben dodici morti e almeno altre sessanta persone tra pazienti e medici e infermieri erano rimaste ferite.
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