Abituati, come troppo spesso accade, a criticare e demolire i molteplici disservizi di cui l'Italia si fa portatrice nel settore pubblico, è buona norma invece valorizzare quei punti di forza e fiori all'occhiello che trovano pieno e utile svolgimento delle loro utilità, semplificando la vita dei cittadini e fungendo in parte da riscatto e contraltare di quei servizi ancora bocciati o rimandati.
Dovrà essere allora orgoglioso, in tal senso, il direttore di Isoradio 103.3 Danilo Scarrone, in carica dal novembre 2013 e a guida dei Canali Radio di Pubblica Utilità, una serie di servizi radiofonici di informativa al pubblico sui flussi di traffico sulle autostrade della Penisola e di tutte le informazioni sulla mobilità ricevibili tramite i navigatori e le autoradio. Un lavoro encomiabile il suo, in grado di rilanciare un servizio che accompagna i viaggiatori italiani per un totale di 3500 km di copertura e capace di far tornare, dopo l'esperimento del 1992-93, gli spot pubblicitari sulla frequenza radiofonica. Dal 22 luglio 2018, infatti, brevi spot pubblicitari sono andati ad affiancarsi a quelli già esistenti e molto più completi sulla sicurezza stradale e sempre nell'ottica del virtuosismo, il ricavato verrà interamente investito per migliorare e garantire una maggiore copertura dell'informazione stradale di Isoradio.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, su richiesta della Rai, ha dato l'autorizzazione a procedere per l'installazione di nuovi impianti a integrazione della rete già esercitata dalla frequenza pubblica, stazioni che andranno ad aggiungersi alle 330 già esistenti, per completare il servizio anche in quei tratti di autostrada non coperti dal segnale. Infatti tale rete, unificata sotto la frequenza unica 103.3, è attiva grazie alla presenza di impianti diversificati, prevalentemente definiti "a raso", ovvero installati lungo il tratto autostradale. Più raramente, sono utilizzate stazioni "a monte", cioè installate su impianti in altura per garantire copertura anche nei tratti più tortuosi delle arterie italiane.
Un'altra rivoluzione in arrivo, che dovrebbe in un sol colpo spazzare via tutte le problematiche legate alla copertura analogica del segnale, che può subire danneggiamenti legati al funzionamento delle stazioni o rallentamenti in presenza di cantieri lungo i tratti delle autostrade, sarà quella di digitalizzare interamente i servizi pubblici offerti da Isoradio. È infatti alle porte l'arrivo della nuova piattaforma in tecnologia radiofonica digitale DAB+, che, coerentemente con la pianificazione dell'Agcom, garantirà una continuità di servizio senza precedenti e priva dello scoglio delle criticità passate.
Un servizio pubblico di piena efficienza e utilità, in continua espansione grazie alle scelte azzeccate del suo direttore e che si pone come modello da imitare, nella convinzione che laddove gli interessi pubblici e il buono e corretto svolgimento del lavoro di chi ne è il titolare coincidono, non possa che nascere qualcosa di positivo per la collettività. Questo è il modello Isoradio.
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