L’emergenza coronavirus fa cambiare i piani di Main Capital sgr, sinora impegnata in prima battuta nella raccolta del suo primo fondo, il Main Capital Fund I, veicolo di direct lending con un target di raccolta di 250 milioni di euro; con l’idea di lanciare poi una famiglia di fondi di credito e debito dedicati alle pmi e alla gestione dei crediti UTP corporate. Ebbene, si diceva, le incertezze legate all’impatto negativo delle misure di contenimento del contagio da Covid-19 hanno convinto al management team di Main Capital a invertire le priorità. Si concentrerà in primo luogo sul lancio di un fondo dedicato agli Utp corporate in portafoglio alle banche, mentre per il fondo di direct lending si aspetterà di capire meglio che scenario avremo davanti. In ogni caso il fundraising va avanti, anche perché al momento il fondo è sotto due diligence da parte del Fei.
Il fondo UTP sarà strutturato come la maggior parte dei fondi di questo tipo e prevederà quindi un comparto crediti, che verranno acquisiti dalle banche a fronte della sottoscrizione di quote del fondo, e un comparto cash, che sarà sottoscritto da investitori terzi e permetterà al fondo di iniettare nuova finanza nelle società in portafoglio, in modo da finanziarne la ristrutturazione del business e il rilancio. L’obiettivo è acquistare 200-250 milioni di euro di valore lordo di Utp dalle banche, distribuiti su almeno un centinaio di posizioni con ticket che vadano da un milione a 10 milioni di euro, in modo da avere un portafoglio molto diversificato. Quanto alla parte nuova finanza, si pensa a una raccolta di 40-50 milioni di euro. Su questo fronte Main Capital è in trattative con un paio di family office esteri e con un hedge fund estero già da tempo operativo in Italia.
Per la strutturazione del fondo Mainn Capital si è rivolta all’advisor EY, mentre si farà affiancare da un servicer per le eventuali necessità di recupero dei crediti, oltre che per la strutturazione operativa. Il team di gestione del fondo comprenderà il managing director dell’sgr Vincenzo Macaione (ex ad e azionista del servicer di Npl Primus Capital), il presidente Massimo De Dominicis (specializzato in m&a e restructuring, fondatore dello studio DDP Partners), il cio Francesco Carobbi (ex Oppenheim Europe, JPMorgan Chase, Bank of Tokyo-Mitsubishi) e Fulvio Pelargonio (ex senior manager del fondo Atlante, allora gestito da Quaestio Capital Management, e fondatore della piattaforma di valutazione Npl markets e del servicer di crediti deteriorati Genesis asset management).
Vincenzo Macaione
Il managing director Vincenzo Macaione ha spiegato a BeBeez: “Il progetto di un fondo UTP Corporate ovvero di Restructuring era già nella nostra pipeline 2020, in comune accordo con i nostri soci e il management della sgr, vista la situazione attuale che purtroppo il mercato di riferimento sta vivendo, abbiamo deciso di accelerare il set-up di questo fondo poiché pensiamo ci sia bisogno di un ulteriore strumento di supporto alle pmi e alle banche. Il nostro fondo UTP sarà il primo fondo UTP diversificato lanciato in Italia, dove il nostro ruolo si concentrerà nel gestire il fondo e l’erogazione di nuova finanza necessaria per il turnaround dell’imprese target, il tutto grazie al nostro senior team creato ad hoc e alla nostra piattaforma tecnologica integrata del credito”.
Il presidente dell’sgr Massimo De Dominicis ha aggiunto: “La peculiarità di questo nuovo fondo sarà quella di affrontare le operazioni non solo in un’ottica finanziaria di gestione del portafoglio crediti, ma anche di entrare nelle dinamiche aziendali in operazioni single name ovvero in pacchetti clusterizzati per industry e/o dimensioni, rappresentando così un trait d’union ideale tra il mondo della finanza e quello dell’industria. Il nostro fondo, quindi, avrà anche un tratto estremamente operativo nell’economia reale che, grazie alla seniority e all’expertise del team dedicato, permetterà di mettere a disposizione anche delle pmi i tecnicismi e le esperienze di gestione proprie di società di maggiori dimensioni”.
Main Capital sgr è nata nel maggio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) ed è stata autorizzata da Banca d’Italia nel giugno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Fondata da Vincenzo Macaione, che ha coinvolto Cordifin (holding che fa capo alla famiglia Cordioli, imprenditori dell’alluminio, zinco e ramcon), Massimo Bernardo De Dominicis e Wm Capital, società quotata all’Aim Italia, specializzata nel business format franchising che promuove la crescita delle imprese attraverso lo sviluppo di sistemi a rete in Italia e all’estero, oltre a un gruppo di imprenditori e professionisti, tra i quali, o anche i fratelli Homar e Walter Serramidigni con la loro holding W&H srl, imprenditori emiliani di Surfaces Technological Abrasives (controllata da Astorg Partners e partecipata da Xenon Provate Equity); la famiglia Basile, proprietaria del polo dei vigilantes KSM-Ivri, tramite la Zube Consulting; e investitori privati. Tra i fondatori c’era anche Invest Banca, che poi a inizio marzo ha ceduto ad alcuni dei soci l’intera sua partecipazione (si veda altro articolo di BeBeez).
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