La curva dei contagi continua il suo picco, nessun cenno di rallentamento, ma solo accelerazione. L'Italia si avvia ad affrontare l'ultimo degli scenari previsti dall ISS, così descritto dagli esperti:
SCENARIO 4 - Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1,5. Anche se una epidemia con queste caratteristiche porterebbe a misure di mitigazione e contenimento più aggressive nei territori interessati, uno scenario di questo tipo potrebbe portare rapidamente a una numerosità di casi elevata e chiari segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali, senza la possibilità di tracciare l’origine dei nuovi casi. La crescita del numero di casi potrebbe comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali entro 1-1,5 mesi, a meno che l’epidemia non si diffonda prevalentemente tra le classi di età più giovani, come osservato nel periodo luglio-agosto 2020, e si riuscisse a proteggere le categorie più fragili (es. gli anziani).
Come si affronta lo SCENARIO 4?
Se la situazione di rischio alto persiste per un periodo di più di tre settimane, scattano le misure restrittive di contenimento molto aggressive, limiti agli spostamenti ed un lockdown totale.
Al terzo livello dello scenario 4, quindi con rischio alto/molto alto per più di 3 settimane consecutive, si verifica una situazione di non gestibilità. Trasmissione comunitaria diffusa, cluster non distinti fra loro, nuovi casi non correlati a catena di trasmissione note, pressione sostenuta per i Dipartimenti di Prevenzione.
Tra le azioni indicate in questo caso, figura il "considerare la possibilità di restrizioni estese regionali/provinciali".
Giacomo Piccolo
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