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La De Santis sommersa dalle polemiche sulla Jebreal ma nessuno si prende la briga di sostituirla

La Rai è allo sbando, in mano a una direttora un po’ leghista, un po’ grillina, un po’ democratica, che cerca di accontentare tutti perché non ha capito quale sarà il governo da allisciare. Continuano le goffe gesta della "capitana" della rete ammiraglia, Teresa De Santis, che convinta di fare un favore al suo capitano Matteo Salvini ha creato l'ennesima bagarre sulla tv del servizio pubblico. Il casus belli è stata l'ospitata della giornalista Rula Jebreal, palestinese con cittadinanza israeliana e naturalizzata italiana. La Jebreal, per volere del presentatore Amadeus, avrebbe dovuto partecipare alla serata inaugurale di Sanremo con un monologo sulla violenza sulle donne. Ma la De Santis ha storto il naso sulla partecipazione della giornalista un po' "abbronzata", perché ha temuto che il leader del Carroccio potesse non gradire la vista della palestinese/israeliana/italiana. La direttore, ex manifesto, ex leghista, ex grillina, ex tutto ciò che non le salvaguardi la poltrona, si trova, poverina, in uno stato di confusione misto all'incapacità, perché non riesce più a capire chi sia il suo editore a cui rispondere. Lei stessa ha detto chiaramente, lo scorso giugno: «Sembrerei una pazza se oggi tentassi di negare che la Rai ha un editore che fa capo il Governo». Dichiarazioni che, se da un lato hanno piacevolmente assecondato i sogni di pieni poteri di Salvini, dall'altro hanno scatenato le polemiche non solo politiche, ma anche in Vigilanza Rai. Solo polemiche, tante parole e zero fatti, perché quando si parla della De Santis, stranamente, le dichiarazioni di sdegno abbondano ma nessuno si prende la briga di sostituirla, mettendo così fine alla direzione più catastrofica della rete ammiraglia, in preda al crollo devastante degli ascolti pure nei programmi che hanno sempre funzionato, come "La vita in diretta", e che oggi vedono l'emorragia dei telespettatori proprio a causa delle scelte della De Santis, che ha imbarcato amici degli amici, esterni tanto cari alla Lega a scapito di professionisti interni non populisti relegati alle scrivanie più polverose. Neppure quando il referente della direttora, sotto il peso dei mojiti di Ferragosto, è stato fatto fuori dal governo, i grillini del Conte bis e i democratici hanno avuto il coraggio di spingere per nuove nomine, che l'ad Fabrizio Salini avrebbe dovuto fare ma che, stranamente, sembrano essere finite nel dimenticatoio delle feste natalizie. Con la Rai in subbuglio, in cui le spinte dei sindacati per i nuovi incarichi stanno creando una situazione esplosiva che si ripercuote sulla già scarsa qualità dei prodotti della tv pubblica, Salini non fa un piega e trascina stancamente le direzioni per non levare la poltrona alla De Santis. Addirittura copre Teresina, come è accaduto nel caso di Rula Jebreal. La De Santis, convinta di fare un favore a Salvini, ha prima annullato la partecipazione della giornalista, attirandosi le ire di palestinesi, israeliani, italiani, forzisti democratici, donne e chi più ne ha più ne metta. Le polemiche più gentili gridavano ai diktat di Salvini su Sanremo e la De Santis, silente, non si è mossa di un millimetro dalla sua decisione oscurantista, arrivata dopo aver tentato di convincere la giornalista a rinunciare spontaneamente alla partecipazione. La Jebreal non solo non ha rinunciato, ma ha svelato che gli attacchi alla sua persona erano partiti da persone vicine a Salvini. Quando il leader della Lega è stato interpellato sulla faccenda ha capito che la patata era troppo bollente e ha scaricato la De Sants: «Rula Jebreal? Io di tutto mi occupo fuorché della vallette o dei conduttori di Sanremo». Della serie: "invitino chi vogliono". E l'ospitata della Jebreal è stata stranamente ripristinata, senza scuse alcune da parte della De Santis. Ha parlato solo Salini: «Mi confronterò con Amadeus sugli ospiti dopo aver presentato ufficialmente il cast dei cantanti in gara. Poi si definiranno le altre presenze che affiancheranno Amadeus nel corso delle cinque serate e la partecipazione di altri ospiti, oltre a quelli già decisi». Le proposte della Direzione artistica, già discusse con la direzione di Rai1, «saranno oggetto, come di prassi, di un confronto con l'amministratore delegato, con il solo obiettivo di realizzare un grande Festival di Sanremo». Insomma, Salini di fatto si prende le colpe di Teresina e allora viene da chiedersi quale legame così forte giustifica questo atteggiamento dell'ad Rai, tanto smemorato sulle nomine e così attento a salvaguardare la De Santis.

di Michelle Ranieri

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