E adesso a ballare è la libertà d’informazione. Perché quando c’è di mezzo Salvini vale tutto. “Il giornalismo e la libertà di informazione sono temi troppo seri per rincorrere quotidianamente le agenzie del Pd. Mentre la Lega organizza tavoli di lavoro contro la crisi del settore e a difesa dei posti di lavoro, i rappresentanti del Partito Democratico come Anzaldi e Romano umiliano il diritto di cronaca, montando da una parte casi inesistenti su Matteo Salvini, che da sempre è a disposizione di tutti i giornali, e dall'altra parte invocando la fantomatica neutralità di Agcom nominata da Renzi e compagni” afferma il deputato della Lega Massimiliano Capitanio, segretario della Commissione di Vigilanza Rai, “solo chi è in malafede può pensare che Salvini e il TG2 siano contro la libertà di stampa; ben più preoccupante è l'atteggiamento di Andrea Romano che alla Camera voleva impedire di parlare e lavorare a una deputata in stato di gravidanza”..
Secca la replica del Partito Democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai “Salvini censurato in Rai? Capitanio forse è vittima della disinformazione. A giugno negli spazi di parola di prime time del Tg2 il leader della Lega ha avuto il doppio del tempo di Conte, il doppio di Zingaretti, addirittura il triplo del suo omologo vicepremier Di Maio. Se questa è censura...”.
di Alberto Milani
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