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La Rai commissaria la De Santis, le rogne del servizio pubblico nelle mani di Foa



Mi raccomando, non prendete impegni per giovedì 21 febbraio. Alle 13, minuto più minuto meno, la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la Vigilanza dei servizi radiotelevisivi, ha in agenda l’audizione del direttore di Rai Due, Carlo Freccero. A Palazzo San Macuto è previsto il sold out. Perché, per quanto paradossale possa sembrare, il timoniere del secondo canale della Rai è l’uomo del giorno. Nel senso che viene attaccato strumentalmente tanto per quello che fa, sperimentando e innovando, quanto per ciò che non fa, ovvero la cassa di risonanza al governo in carica.


Evidentemente è questo che da fastidio, soprattutto a sinistra. In vigilanza i soliti Gasparri e Anzaldi, Forza Italia il primo e Pd il secondo, ovvero gli epurator di destra e di sinistra, proveranno a fare le pulci a Freccero su tutto. A partire dagli ascolti. Come sono soliti fare con i telegiornali, in particolare Tg1 e Tg3, ma anche Tg2 quando serve. Il racconto della vicenda Renzi, per dire ha scatenato l’esponente dem con la solita valanga di affondi. In realtà a viale Mazzini ciò che turba tutti, dal presidente Foa all’ultimo degli uscieri, è il caso Vespa. Come racconta con dovizia di particolari Il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio, sul tavolo del presidente Marcello Foa (in quota Lega), il dossier in evidenza riguarda il contratto di Bruno Vespa, storico conduttore di Porta a Porta e pensionato della Rai.


Il nuovo piano dell’informazione , assieme al industriale, dovrà essere presentato entro il prossimo 7 marzo. «Foa (e non l’amministratore delegato Fabrizio Salini) è il vero punto di riferimento del mondo giornalistico», racconta il Fatto, “tanto che il presidente della Rai vuole sedersi con «Vespa intorno a un tavolo e ridiscutere tutto: dallo stipendio al conduttore (ora 1 milione e 200 mila) al numero di puntate settimanali (adesso sono tre)». Il tema, essendo particolarmente delicato, visto che investe tutti i partiti (Vespa mantiene ancora buoni rapporti con tutti, come ha sempre fatto del resto), è stato scippato al direttore di Rai Uno, Teresa De Santis. Tecnicamente la trattativa toccherebbe a lei, essendo un prodotto della rete, ma essendo stata messa da una parte, per qualcuno addirittura commissariata, tutto passa dalle mani di Foa. Che si sta muovendo con passi felpati, senza destare sospetti su quello che farà. E da come chiuderà la partita con Vespa si capiranno molte cose.


di Alberto Milani

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