Menotti Lerro, Antonello Pelliccia, Luigi Leuzzi, Diana Nese, Umberto Curi, Milo De Angelis, Mauro Afro Borella, Francesco D’Episcopo,
Bernardo Lanzetti, Giuliano Ladolfi, Giampiero Neri, Valerio Magrelli,
Maria Rita Parsi, Omar Galliani, Elena Pontiggia, Vivian Lamarque,
Franco Loi, Raffaele Nigro, Ezio Guaitamacchi, Renato Galbusera,
Victor Lucena, Elio Pecora, Gino Finizio, Roberto Carifi, Domenico Giordano, Franco Arminio, Francesco Massanova, Luigi Rossi, Maurizio Iacovazzo,
Maria Jannelli, Tomasz Krezymon, Ottavio Rossani, Attilio Dursi, Wilma Leone,
Edoardo Landi, Carlangelo Mauro, Alessandro Quasimodo, Luigi Mogrovejo, Vincenzo Guarracino, Antonino Nese, Francesco Abbate, Stefano Pantaleoni, Santa Aiello, Ermanno Paleari, Rosa Maria Vitola, Giusy Rinaldi,
Osvaldo Marrocco, Oriana Rispoli, Valentina Sentsova, Giammaria Occhi, Patrizia Pozzi, Carlo Di Legge, Antonio Rizzo, Paolo Emilio Antognoli Viti, Vittorio Santoianni, Joanna Kubicz, Ezio Martuscelli, Nicola Ricci, Kuturi, Marco Colombo, Attilio Bencaster, Amnerys Bonvicini, Mario Gabriele Giordano, Anna Bianchi, Ettore Barra, Cesare Nardi, Carlo Andrei,
Giancarlo Sammito, Giancarlo Turaccio, Vincenzo Di Gironimo,
Massimo Bacigalupo, Tomaso Kemeny, Emilio Coco, Nello Teodori.
La Scuola Empatica è un movimento letterario, artistico, filosofico e culturale nazionale sorto nel 2020 all’interno del ‘Nuovo Triangolo Culturale del Cilento Antico’, che è il suo epicentro: Omignano – “Paese degli Aforismi”, Salento – “Paese della Poesia” e Vallo della Lucania – “Sede del Centro Contemporaneo delle Arti”, che, partendo dai valori e le idee espresse nel “Nuovo Manifesto sulle Arti”, pone al centro dei suoi interessi la relazione empatica e dunque la persona nella sua costituzione ontica e ontologica (intersoggettiva). Ne discende che ogni sperimentazione creativa o didattica non possa prescindere da un processo di immedesimazione nell'altro da sé, dal suo mondo culturale e dalla sua contemporaneità quale occasione di studio e condivisione di saperi e di storie di vita interiore, di epifanie del tempo attuale e di trascorsi momenti storici.
Tale orizzonte di senso implica una vocazione per il territorio e una promozione civile della società articolata da una crescita individuale e comunitaria secondo finalità etiche e valoriali mediate da una dimensione estetica: l’Arte.
Menotti Lerro – Luigi Leuzzi
Un segnale e un invito
Sull’idea originaria della nostra associazione basata sull’empatia, sulla comunione con gli altri, le convergenze si sono moltiplicate. È sembrato un segnale contro la degradazione dei tempi a livello delle scimmie, delle quali abbiamo rispetto. Un segnale che è stato ascoltato e subito condiviso da molti. Ne siamo compiaciuti e commossi. Non siamo soli in questa battaglia contro la riduzione a zero della nostra umanità, sappiamo che c’è qualcosa per cui vale la pena di prendere posizione. Sappiamo di non morire con la nostra morte fisica. Sentiamo che qualcosa di noi sopravvive: il nostro spirito, il noumeno, il principio. Per questo chiediamo agli altri, che condividono il nostro programma, di venire con noi.
Giampiero Neri
Le ragioni primarie
Il nostro millennio sta entrando nella terza decade, ed è tempo di costruire insieme una visione del mondo all’insegna della bellezza e dell’armonia. L’interdisciplinarità e l’idea di “Artista totale” (una singola persona o una
combinazione di contributi da parte di persone impegnate in ambiti culturali diversi), proposti nel “Nuovo Manifesto sulle Arti”, si pongono come base per afferrare le "frammentarie verità” di questo periodo storico che, mai come adesso, necessita della figura dell’Artista come guida. A tal
fine, dal 2019, opera il Centro Contemporaneo delle Arti, che dona al territorio nazionale e del Cilento molteplici e innovative iniziative artistico-culturali di grande rilievo, animate da un fondamentale sentimento comune: l’empatia, il sentirsi vicini gli uni agli altri, come esseri umani e come artisti. Per tale principale ragione il Centro Contemporaneo delle Arti fonda la Scuola Empatica, tenendo ancor più fermi i propositi educativi e formativi che lo contraddistinguono. Dal triangolo del Cilento antico (Vallo della Lucania, Omignano, Salento), partiranno nuovi impulsi per lo sviluppo delle Arti e della Cultura attraverso le emozioni.
Menotti Lerro
La Piramide e il nuovo Triangolo
Un triangolo culturale racchiude la magia di un territorio, il suo “genius loci”, ricco di mito, storia e tradizioni, luogo di unione tra umanità e natura: Omignano – Paese degli Aforismi, Salento – Paese della Poesia e Vallo della Lucania, sede del Centro Contemporaneo delle Arti, che è custode di valori artistico-letterari svelati nel “Nuovo Manifesto”.
Questo triangolo si inserisce idealmente nella proporzione e nell’armonia di un quadrilatero che ha l’apice piramideo nel Monte Stella, la cui porta d’accesso è Omignano, mentre i suoi nodi sono Paestum, Salento, Velia e Palinuro. La proiezione della luce dalla Stella sul piano di base del Cilento coincide con il “Centro delle Arti”.
L’antica piramide rivela un’anima pulsante.
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