I 5Stelle hanno cominciato a percepire che il vento sta cambiando. Non solo i consensi stanno calando, come dimostrano i eventi sondaggi, ma è in atto un fenomeno carsico anche in Parlamento. Nei corridoi di Montecitorio si fa sempre più insistente la voce di elezioni anticipate, magari a marzo, di Salvini pronto a staccare la spina per capitalizzare l’aumento di popolarità che ha raggiunto in questi ultimi mesi. E tra i deputati stellati sarebbe scattata la ricerca di nuovi approdi per mettersi al sicuro dalle incognite di un’altra tornata elettorale. Si spiega solo in questo senso la dichiarazione lanciata da Beppe Grillo che su Facebook ha voluto richiamare all’ordine quei parlamentari tentati dal migrare a Forza Italia, corteggiati da Berlusconi con la promessa di uno scranno sicuro.
L’occasione è stata il passaggio al gruppo del leader azzurro del grillino Matteo Dall’Osso, malato di sclerosi multipla, dopo la bocciatura dei suoi emendamenti per potenziare i fondi per i disabili. “Offro il doppio di qualunque cifra possa offrire #Berlusconi (The Muppet) per l'acquisto di parlamentari in saldo", ha scritto in un post Grillo. A stretto giro è arrivato il commento di Dall’Osso che si è sentito chiamato in causa anche se il fondatore dei 5 Stelle non ha fatto il suo nome. “Mi dispiace davvero tremendamente che Beppe possa anche solo pensare una cosa del genere - ha detto l’ex grillino - Ma Beppe sappia che il presidente Berlusconi non mi ha dato nulla, solo rispetto e libertà e mi spiace che per accendere la luce sulla disabilità io sia dovuto arrivare ad un gesto così forte (con tutte le pesanti conseguenze che sto subendo!). Mentre lui in tutti questi mesi l'unica cosa che è riuscito a dire sulla disabilità è stata l'infelice battuta sulla sindrome di Asperger durante la manifestazione ad Italia 5 Stelle dello scorso settembre (la festa nazionale del M5S). Beppe ti voglio bene, ricomprarmi al doppio, ovvero zero centesimi, ma con tutto il cuore del mondo".
Dall’Osso si è conquistato la solidarietà dei colleghi di Forza Italia. In prima fila la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna che ha criticato aspramente l’uscita di Grillo che “ come i troll suoi seguaci, prova a cavarsela con una battuta, offendendo un parlamentare eletto nel suo partito, piuttosto che rispondere sullo scandalo dei mancati stanziamenti a favore dei disabili". Dura anche Jole Santelli: "Le parole di Grillo mostrano la sua vera natura: un uomo senza morale e privo di sensibilità. Un uomo che crede solo al Dio Denaro, che vive nell'oro e che ha utilizzato la polemica politica per arricchirsi con i suoi spettacoli".
Frecciate sono arrivate dal portavoce azzurro di Camera e Senato, Giorgio Mulè: "Un comico che non fa più ridere da tempo ogni tanto irrompe sulla scena politica. Dall'Osso, che ha scelto Forza Italia dopo aver toccato con mano l'inconsistenza e l'ipocrisia dei 5Stelle. Grillo si rassegni: altri seguiranno Dall'Osso, perché la libertà non ha prezzo". Quello di Dall’Osso non sarebbe un caso isolato e le parole di Grillo sono la conferma che numerosi parlamentari grillini sono tentati dal salto in Forza Italia. Antonio Tajani, numero due del partito azzurro ha più volte parlato di abboccamenti di grillini, delusi e disorientati per la politica condotta da Di Maio. La prospettiva di un nuovo centrodestra con l’asse Salvini-Berlusconi, è una tentazione troppo forte.
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