Sotto il sole delle vacanze si danno i numeri. A farlo è Coldiretti che fotografa gli italiani che vanno in villeggiatura per coglierne i trend, i dettagli, le abitudini. L’analisi, svolta insieme all’istituto Ixé, ci parla di un popolo che non rinuncia al relax estivo, semmai lo ridimensiona per essere più confacente alle proprie tasche. Il trentasei per cento degli italiani in partenza, ovvero trentotto milioni e mezzo di concittadini, sceglierà di spendere meno di cinquecento euro a testa per la vacanza, il trentatré per cento, tra i cinquecento e i mille euro e solo il sedici per cento si garantirà una vacanza da pascià, investendo tra i mille e i duemila euro pro capite per le ferie. Grazie anche a un calo complessivo dei costi del sette per cento, la spesa media destinata dagli italiani alle vacanze estive, quindi, è di settecentoquarantaquattro euro a persona, di cui oltre un terzo è destinato alla tavola, superando quella per l'alloggio. È boom della vacanza “favorita” dal web. Il trentadue per cento dei vacanzieri, infatti, ha prenotato sui siti delle strutture recettive, mentre il diciassette per cento si è affidato a siti specializzati lasciandosi guidare anche dai giudizi degli altri ospiti. Dall’analisi si evince che oltre il trentaquattro per cento del budget è destinato a consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. La maggior parte dei vacanzieri, precisa la Coldiretti, va per lo più al ristorante, il nove per cento in agriturismi, l'otto per cento in pizzeria, ma più di uno su quattro, il ventisei per cento, mangia a casa anche se non manca chi sceglie paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco.
E.R.
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