Ecotassa auto, un provvedimento in manovra che parte dal primo marzo 2019, ma destinato a cambiare nei prossimi 3 anni. Il balzello nella legge di bilancio colpisce le auto di lusso, ed è sacrosanto, ma arriva a interessare anche quelle medie, con interessanti differenze tra diesel e benzina di diverse cilindrate, modelli e marche.
Il meccanismo che richiama quello della responsabilità civile per le assicurazioni, il bonus-malus, si basa sulle emissioni di Co2, a tutto vantaggio dei diesel che invece viene spesso fermato nei grandi centri per le sue emissioni di polveri sottili e biossido d'azoto. Il malus scatta a 160 grammi per chilometro.
Andando ad analizzare i modelli sul mercato, il cui elenco nel provvedimento non è certo definitivo e sulle cui modalità dovranno far chiarezza i decreti ministeriali attuativi e le circolari, ci sono versioni diesel di fascia alta che non superano la soglia prescritta, mentre per modelli medi a benzina scatta l'ecotassa.
Situazioni paradossali che fanno pensare che le stesse case automobilistiche possano modificare sui propri modelli nelle uscite future, visto che proprio dal 2021, quando scadrà questa regolamentazione tutta italiana, l'Unione Europea ha programmato un limite di 95 g/km fino ai 37,5 del 2030. Con la normativa europea è previsto che i costruttori paghino una multa per ogni esemplare venduto che supera il limite di emissioni, quindi le case costruttrici avevano programmato l'abbattimento delle emissioni di Co2 proprio dal 2021; e l'ecotassa italiana rompe loro le uova nel paniere.
L'ecotassa minima parte da 1100 euro per la fascia di emissioni di 161-175 g/km; poi 1600 euro tra i 176 e i 200 g/km e 2000 euro per la fascia da 201 a 250 g/km. Oltre, per le supercar, si pagano 2500 euro.
L'imposta serve a finanziare l'ecobonus sulle auto elettriche e ibride il cui prezzo ufficiale di listino non vada oltre, senz'Iva, i 50 mila euro; aiuti se si rottama una vettura da classe zero a 4. Seimila gli euro di bonus per le auto elettriche pure, con emissioni da 0 a 20 g/km, se si rottama un'auto, 4 mila senza rottamazione. Per la fascia da 21 a 70 g/km si passa rispettivamente a 2500 e 1500 euro di ecobonus, sostanzialmente le ibride, anche se non tutte.
Nel provvedimento anche incentivi per l'acquisto di moto e motorini elettrici, senza nessun malus e con l'ecobonus per ciclomotori e moto pari al 30 per cento del prezzo di acquisto, con un tetto di tremila euro; è limitato ai soli modelli ibridi e elettrici fino a 11 kW e solo in caso di rottamazione.
Nella manovra anche altri provvedimenti oltre al bonus malus e all'ecotassa: nessun pedaggio per veicoli elettrici o ibridi nelle aree centrali delle città. E poi via alla sperimentazione come monopattini o segway, veicoli elettrici che in città si vedono già vicino alle zone turistiche.
di Paolo dal Dosso
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