«Notizia dell’ultima ora è il salvataggio di un giudice accusato di violenza sulla moglie». Marco Rizzo, leader del “Partito Comunista” Per quanto riguarda le questioni politiche, invece, sottolinea come la forza da lui guidata, alle prossime comunali, sarà alternativa sia all’asse Pd-5 Stelle che alle destre.
Amministrative, il centrosinistra non trova l’unità in quasi tutti i capoluoghi di Regione. Funziona ancora quel progetto immaginato da Conte e Zingaretti?
«Evidentemente no! Non è un problema, però, che ci riguarda. Il Partito Comunista, infatti, ha intenzione di presentare delle liste nelle grandi città alternative sia al centrodestra che al centrosinistra con l’aggiunta dei 5 Stelle».
Questa scelta, però, non ritiene possa farvi trovare in una posizione di svantaggio rispetto agli avversari?
«Lo saremo rispetto al mainstream, alle finanze, ai grandi poteri, ma la parola alternativa ha un senso solo se si rompe una gabbia, ovvero quella del partito unico liberista che ha una destra, composta da Salvini e Meloni e una sinistra, formata da Pd e 5 Stelle. Stiamo parlando di facce della stessa medaglia».
Le forze della coalizione progressista, pur giustificandosi con “responsabilità”, ogni giorno sono costrette ad accettare provvedimenti non sempre in linea con i valori e gli ideali sostenuti dai loro elettori. Ritiene giusto andare avanti così?
«Da oltre 50 anni, il Partito Comunista aveva tagliato i diritti sociali e li aveva sostituiti con quelli civili. Adesso diciamo che l’operazione è finita e oggi le forze della cosiddetta sinistra altro non sono che un partito radicale alla Pannella, ma molto più grande. Hanno una politica neoliberista e come cappello di copertura i diritti civili».
Il ddl Zan divide chi sostiene Draghi. Perchè?
«Questa maggioranza è totalmente opportunista e frammentata sui temi sociali e sulle alleanze internazionali. Se non si divide sul ddl Zan, svelerebbe l’inganno».
Va avanti il dibattito relativo alla commissione d’inchiesta sui magistrati. Che idea si è fatto a riguardo?
«Non entro nella partita perché da sempre sono convinto che esistono rapporti di forza tra le classi. Quando ero parlamentare ho visitato le galere e ho scoperto come lì ci sono solo i poveracci. Mi sembra sia notizia dell’ultima ora il salvataggio di un giudice che sarebbe stato accusato di violenza alla moglie».
I conflitti d’interesse sempre più all’ordine del giorno. Il presidente della Camera Fico affida all’agenzia della compagna 200mila per una manifestazione su Maradona. Non le sembra eccessivo?
«Il Movimento 5 Stelle è l’immagine plastica di chi dice una cosa e poi fa l’esatto contrario. Si continua a predicare bene e razzolare male».
Edoardo Sirignano
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