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Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato:



"Queste occasioni di confronto completo e articolato sono sempre più necessarie dal momento che è cambiata profondamente l'agenda politica italiana, anche rispetto ad un anno fa, a causa di una Pandemia che ci costringe a fare i conti con nuovi scenari italiani e internazionali e con nuove e cambiate priorità e sfide economiche e sociali."

La presidente ha sottolineato il valore anche evocativo dei giovani, presenti oggi all'apertura della scuola di Fino a prova contraria: "i giovani sono stati invisibili nella Pandemia, ora devono diventare una priorità per il futuro, e non si può prescindere per fare questo di occuparsi della scuola e dei disagi collegati alla riapertura di questi giorni: Il Governo deve farsi carico della riapertura prendendosi le proprie responsabilità, senza demandarle sui dirigenti scolastici, per evitare di creare discriminazioni tra studenti di serie A e B. La scuola è il luogo della formazione sociale e umana dei nostri ragazzi non può essere ad intermittenza, per questo bisogna investire e per evitare che i maggiori disagi di questo si abbattano sulle donne come avvenuto durante il Lockdown"

Sulle donne: "Le donne sono una categoria a rischio dopo questa pandemia, lo sono ad esempio in relazione al telelavoro, chiamiamolo in italiano, che in questi termini può penalizzare ulteriormente le donne facendole tornare indietro di 50 anni. Bisogna invece ricominciare dal coraggio delle donne, dal loro esempio nel dividersi con successo nella gestione di figli, professione, casa, anziani. Voglio ricordare un esempio di donna, un'icona come Ruth Bader Ginsburg, morta lo scorso 19 settembre e che ho potuto incontrare due volte, a Washington e in Senato, sia nella sua veste di docente, che come magistrato; voglio ricordarla perché ci ha mostrato come offrire chiare opportunità professionali alle donne significhi dare la possibilità di mostrare i proprio sogni e i propri talenti".

Il Presidente del Senato ha fatto cenno al mondo delle imprese: "Le imprese italiane devono dare speranze ai giovani, abbiamo bisogno da un lato di mettere soldi nelle tasche di tutti gli italiani e quindi degli imprenditori che saranno in grado a quel punto di creare lavoro. Il modello per perseguire questa speranza è lo stesso applicato a Genova per la ricostruzione del ponte Morandi che ha funzionato perché fondato sulla chiarezza delle regole."

Infine ha fatto cenno alla necessità di far ripartire anche la cultura in Italia, ma "tutte queste sfide possono essere vinte solo se Governo e Parlamento rispettano i rispettivi ruoli previsti dalla Costituzione. Si pone per il ricorso avvenuto troppo di frequente ai decreti omnibus, per di più blindati da voti di fiducia, che ha fatto venir meno la democrazia parlamentare, ponendo una questione di metodo democratico"

La ripartenza passa nel concreto nel programma e nei progetti che saranno finanziati anche dal Recovery Fund per portare nuovo sviluppo; in questo deve impegnarsi il Parlamento, nel suo ruolo di fornire indirizzo politico al Paese, ed in Senato sono già iniziati i lavori in tal senso, perché abbiamo bisogno adesso, non fra sei mesi, delle risorse per tradurre programmi e progetti, in atti concreti di sviluppo. Questa è la responsabilità delle istituzioni, ma anche i giovani hanno un ruolo cruciale: dare gambe e voce a questi progetti e migliorarli nelle occasioni di confronto, come accade oggi, per la loro capacità di essere di grande stimolo".

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