"Il lockdown e' finito e la politica puo' aspettare, perlomeno quella fatta a parole. Ho sempre avuto un'idea precisa di quel che avrebbero dovuto essere le sardine da grandi, e forse ho sbagliato ad aspettare tutto questo tempo a dirvela. Ma, che ci crediate o no, mi interessava davvero sapere cosa ne pensava ciascuno di voi. Giovedi' alle 19 vi diro' qual era la mia idea fin dal principio, poi vi consegneremo insieme ad Andrea, Giulia e Roberto il manifesto valoriale e ci saluteremo per una legittima pausa di riflessione e di riposo". Cosi' Mattia Santori sulla pagina Facebook delle Sardine, dove viene pubblicata la lettera integrale che ha scritto agli attivisti. "Potra' partecipare chi vuole- aggiunge-. Non sara' la fine delle sardine. Al massimo uno spartiacque. Sicuramente un momento di confronto sincero, corretto e dovuto. Dopo tutto questo tempo passato insieme e le relazioni a cui abbiamo dato vita ce lo dobbiamo, ve lo dobbiamo. Prima delle competenze, prima delle pagine facebook, prima delle strategie, la roba piu' preziosa che abbiamo sono le relazioni umane che abbiamo costruito. Sarebbe un bello spreco rovinare le amicizie o le connessioni che sono nate in questi mesi soltanto per un non detto o un sentito dire. E le sardine non sopportano gli sprechi". "Il manifesto valoriale e' pronto- dice ancora-. Ma abbiamo capito che un manifesto politico oggi porterebbe a nuovi litigi, a tante incomprensioni e una marea di chiacchiere sterili. Stessa cosa per la struttura. È necessario organizzarci, ma la struttura a cui abbiamo lavorato e' oggettivamente precoce per un gruppo di persone che manco si fidano tra loro, ne' si conoscono. In tutto questo e' quasi giugno, veniamo da tre mesi di schermi, video call, lettere e bozze di manifesti. La vita riparte e le truppe sono stanche. Non voglio assumermi la responsabilita' di generare una massa di frustrati rabbiosi che passa piu' tempo sul web che nella vita reale".
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