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Microcredito e inclusione sociale: storica intesa tra Ente Nazionale Microcredito e Link Campus Uni


Un protocollo di intesa che miri alla diffusione e allo sviluppo della cultura della microfinanza per contrastare la povertà e incentivare l'impresa per i giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro. È questo il contenuto dell'accordo siglato tra l'Ente Nazionale del Microcredito (ENM) e la Link Campus University. Una sinergia figlia del confronto fra il presidente della ENM Mario Baccini e del fondatore e presidente dell'università Vincenzo Scotti per sensibilizzare gli studenti riguardo le nuove frontiere dell'economia e i nuovi strumenti finanziari. Un progetto finalizzato a diffondere la cultura imprenditoriale dell'etica del profitto tramite seminari, convegni e focus di gruppo e volto a valorizzare il microcredito quale strumento di sostegno per persone fisiche e famiglie in precarie condizioni patrimoniali.


Dottor Baccini, come è nata l'idea di un'intesa con l'università Link Campus?


«Abbiamo costruito questo protocollo di intesa con il presidente dell'università Enzo Scotti per creare una sinergia fra l'ENM e un polo di studio per approfondire tutte quelle occasioni di sviluppo dell'economia sociale di mercato come strumento di lotta alla povertà e all'esclusione finanziaria»


In quest'ottica, quale può essere il ruolo che svolge il microcredito?


«È un ruolo fondamentale. Troppo spesso i programmi di accesso al reddito per persone che necessitano di un aiuto per l'inserimento nel contesto sociale lavorativo prevedono dei requisiti troppo stringenti e che disincentivano gli aventi diritto dal richiederli. Con questo strumento si possono facilitare le misure a sostegno del reddito anche per le fasce più deboli che non devono essere messe da parte»


In che modo si concretizza questo accordo tra l'Ente Nazionale del Microcredito e la Link Campus University?


«La sinergia si sviluppa in uno scambio di informazioni, studi e ricerche, oltre alla possibilità di un dottorato di ricerca per valutare l'impatto sociale del microcredito sul modello attuale di società. Oltretutto abbiamo delineato la possibilità di realizzare il IV Forum europeo di Microfinanza presso l'università Link Campus per sviluppare tutti quei temi che sono collegati alla financial education»


Esistono nell'accordo che avete stipulato dei progetti mirati a favorire l'impresa per gli under 30?


«Stiamo già gestendo un programma coordinato dal Ministero del Lavoro per i NEET, ovvero per quei giovani di fascia d'età compresa tra i 18 e i 29 anni che non studiano e non sono ancora inseriti nel mondo del lavoro. Ci sono degli strumenti finanziari che stiamo mettendo a disposizione a livello nazionale, con fondi erogabili fino a 50mila euro pro capite. Ci sono diverse possibilità per chi intende avvicinarsi al mondo del lavoro e fino a oggi non ha trovato la possibilità finanziaria per farlo»


Sono previsti incontri per pubblicizzare e suggellare questa intesa?


«Certamente, a settembre verrà organizzato un convegno per ufficializzare questo accordo, sia con la comunità dei giovani sia con quella accademica. Il fine ultimo è quello di consentire a chi voglia cimentarsi nell'impresa, una volta terminata l'università e pur senza gli strumenti finanziari adeguati, la possibilità di farlo per mezzo del microcredito».




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