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Milan: via i cinesi, il club passa al fondo Elliot


Milan, ci risiamo. Che l'interregno del cinese Yonghong Li, con tutti i dilemmi che si è portato dietro sin dall'acquisizione, fosse destinato a vita breve lo si era capito, ma che addirittura la paventata inadempienza nei confronti del creditore, il fondo internazionale Elliot, potesse davvero concretizzarsi andava oltre le più nefaste aspettative. E invece, fallito anche l'ultimo tardivo e disperato tentativo di cessione del club al magnate russo Dmitrij Rybolovlev, già proprietario della squadra di calcio del principato di Monaco, ogni altra alternativa è tramontata. In breve, brevissimo, il Milan passerà nelle mani dell' hedge found americano, in seguito al mancato pagamento del debito da parte dell'attuale dirigenza rossonera di 32 milioni di euro a cui sarebbe dovuto conseguire un ennesimo aumento di capitale per far fronte ai costi di gestione futuri.


Elliot può così far partire la procedura di acquisizione delle quote della società, con sede in Lussemburgo, Rossoneri Sport Investment ed entro tre mesi dovrebbe ratificare la propria posizione, divenendo a tutti gli effetti proprietario della società. Subito dopo dovrebbe convocare un'assemblea dei soci rossoneri che dovrebbero eleggere un nuovo Cda e deliberare per il necessario aumento di capitale.


Tempi duri in casa milanista e con un po' di nostalgia si guarda indietro chiedendosi se il salto nel buio fatto dalla cessione della famiglia Berlusconi non sia stato poi un salto nel vuoto. Una cosa è sicura: a Milano, sponda rossonera, la Cina non è mai stata così lontana.

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