"Razzista stupratore". E' la scritta apparsa questa notte sulla statua di Indro Montanelli, che è stata anche imbrattata con della vernice rossa. I responsabili, a quanto si apprende, sarebbero giovani appartenenti ai collettivi studenteschi milanesi. Non è la prima volta che la statua di Montanelli subisce attacchi vandalici: già lo scorso 8 Marzo, in occasione di una manifestazione per i diritti delle donne, era stata imbrattata con della vernice rosa.
Il primo cittadino Sala ha postato un video sui social in cui commenta l'accaduto: "Io ho rivisto piu' volte quel video in cui lui confessa quello che e' successo in Africa e personalmente non posso che confessare a mia volta il mio disorientamento rispetto alla leggerezza con cui Indro Montanelli confessa un comportamento del genere. Pero' Montanelli e' stato di piu', e' stato un grande giornalista, e' stato un giornalista soprattutto che si e' battuto per la liberta' di stampa, e' stato un giornalista indipendente e forse per tutti questi motivi e' stato gambizzato", ha detto il sindaco di Milano, invitando "tutti noi, la nostra comunita'" a interrogarsi su "cosa chiediamo a personaggi che vogliamo ricordare con una statua, con una lapide, con il nome di una via o di una piazza o di un giardino? Chiediamo una vita senza macchia, una vita in cui tutto e' stato estremamente giusto? E' possibile, pero' ne rimarrebbero pochi da ricordare". "Noi - ha aggiunto Sala - quando giudichiamo le nostre vite, possiamo dire che la nostra vita e' senza macchie, senza cose che non rifaremmo? Io metto le mani avanti: la mia vita no, ho fatto errori, ho fatto cose che vorrei non aver fatto, ma le vite vanno giudicate nella loro complessita'". "Per tutti questi motivi io penso che la statua debba rimanere li'", ha concluso Sala, rendendosi "disponibile a qualunque confronto sul tema del razzismo e sul tema Montanelli. Quando volete".
Nel frattempo una delegazione di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d'Italia, si è recata sul posto questa mattina per ripulire la statua.
"Siamo qui per un gesto simbolico, abbiamo iniziato a pulire la statua con del solvente ma naturalmente ci aspettiamo che le strutture comunali completino il lavoro. Questo gesto vigliacco è inaccettabile e abbiamo voluto dirlo contribuendo a cancellarne le tracce", spiega Francesco Rocca, presidente milanese di Gioventù Nazionale. Sul posto era presente anche l'europarlamentare di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, che ha dichiarato: "Questo è un gesto vile. La storia, la memoria, la cultura e la civiltà di una nazione non si possono cancellare. Ci aspettiamo che la sinistra che governa Milano prenda con forza le distanze da questa campagna di odio lanciata da alcune associazioni nei giorni scorsi e che ha offerto terreno fertile a questi teppisti rossi". Al termine dell'azione dimostrativa la delegazione di Fdi ha preso contatti con il Comune di Milano che ha comunicato che entro domani il monumento verrà ripulito. Elisa Frigieri
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