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Milillo: «A KSM mobilità limitata per salvaguardare l'azienda»


Il gruppo KSM, azienda leader nell'ambito della sicurezza, deve ricorrere a distanza di un anno a una nuova, limitata mobilità regionale in Sicilia. Lo spiega il generale Fausto Milillo, presidente KSM.

«Il problema dell’occupazione nel nostro Paese specie al Sud è molto sentito e colpisce vari settori, ma vi sono anche aziende che nonostante le difficoltà non hanno smesso di credere negli investimenti e nel futuro concedendo grandi opportunità di lavoro anche in zone disagiate. La mobilità coinvolgerà al massimo 134 unità, su un totale di 1.200 dipendenti circa, che vanno assolutamente salvaguardati con le loro particolari e certificate specificità. Tale scelta, sicuramente dolorosa, ma ponderata, è dettata da una contrazione dei servizi nella zona centrale della regione e il mancato transito delle unità in altri Istituti di vigilanza in sede di cambio d’appalto. Non dipende quindi dalla volontà aziendale ma da congiunture esterne che hanno portato l’azienda, con grande senso di responsabilità, a prendere questa decisione. Il gruppo KSM intende innovare il settore verso una offerta di servizi, con una visione di sicurezza preventiva e partecipata in grado di mettere i propri clienti in grado di disporre di strumenti di valutazione e riduzione dei rischi sia attraverso l’impiego di un adeguato sistema di sicurezza sia di nuove tecnologie, per offrire soluzioni integrate, adeguate alla necessità ed efficaci».

Milillo ricorda che «KSM ha sempre operato con successo e professionalità, gestendo lavori e operazioni di grande portata, come per esempio il G7 di Taormina, la sicurezza all’evento del Papa a Palermo, la targa Florio; non solo in Sicilia ma anche in Campania, Lazio e Lombardia. KSM opera da anni in strutture aeroportuali, in aziende, scuole e anche nell’ambito privato. L’azienda peraltro ha anche attraversato una fase di investimenti ingenti dovuti all’ammodernamento tecnologico e alla formazione del personale che viene pagato e non sottopagato. Tutto questo consentirà all’azienda di preservare il ruolo di leader del settore della vigilanza in campo privato».

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