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Minacciava i vicini, condannato stalker condominiale




Incappare in uno stalker, di qualsiasi specie è un incubo che può durare indefinitamente per chi ne è preda, se poi questo tipo di molestie è legato all’abitazione come è successo ad alcune famiglie che abitano in una villa di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, che per anni hanno dovuto subire minacce, dispetti, lanci di pietre e altri continui fastidi da parte di un molestatore seriale, il tutto può divenire un girone infernale, In questo caso comunque, lo stalker finalmente è stato condannato alla giusta pena.


Il giudice del Tribunale fiorentino, Barbara Bilosi, ha quindi condannato a un anno e al risarcimento dei danni alle parti civili per “stalking condominiale”, un consulente finanziario accusato dai vicini, sue vittime di angherie, minacce e insulti protratti per anni. Una coppia di sposi, esasperata dopo un lustro di liti e contumelie, danneggiamenti continui e offese reiterate, stanchi di dover subire tutto questo, qualche tempo fa hanno esposto denuncia nei confronti del promotore finanziario loro vicino di casa.


La querela della coppia toscana ha fatto subito aprire un fascicolo processuale a carico dell’uomo, che così si è ritrovato dinanzi al giudice, con la richiesta del pubblico ministero di due anni e sei mesi per lui.


Stando a quanto emerso in sede giudiziale gli scontri e gli screzi tra l’imputato e i residenti nella villa, sarebbero cominciati a causa dell’uso comune d’uno spazio adibito a parcheggio. Il terreno utilizzato per il posteggio delle auto dei residenti sarebbe in comproprietà, pertanto spetterebbe a tutti coloro che abitano nella costruzione, ma l’imputato avrebbe invece preteso di averne diritto esclusivo lui solo, quindi, non avendo ottenuto questo, il “financial promoter” ha cominciato una vera e propria “guerriglia” personale e senza tregua nei confronti della coppia, con un continuo di veri e propri atti persecutori durati ben cinque lunghissimi anni che hanno trasformato la loro vita in un inferno fatto di minacce, offese e intimidazioni.


Oggi tutto questo ha avuto fine con la condanna del promotore al risarcimento dei danni anche in maniera diretta.



DPF

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