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Montecchi:“ Il centrodestra si è avvicinato a Palamara, simbolo di cambiamento”



Montecchi, che opinione si è fatta della denuncia dell’ex Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara, che ha scoperchiato il Sistema perverso delle correnti, che non solo decideva nomine e carriere, ma anche la promozione e l’esito di alcuni processi? La giustizia italiana è malata e va riformata e credo che la riforma vada fatta dall’interno della magistratura. Luca Palamara ha scoperchiato tutta una serie di retroscena che, in realtà, tutti conoscevamo. Lui non ha fatto altro che rendere pubblico quello che le persone pensavano. Prendiamo il caso Salvini, che Palamara ha citato nel libro, valutato in maniera completamente diversa dalle Procure di Catania e di Palermo. Anche il piano di ripresa e resilienza, che abbiamo sottoposto all’Europa, ha dovuto prevedere una riforma sostanziale delle giustizia, che è però ancora lontana. Voi liberali europei avete aderito ai referendum sulla giustizia promossi dal partito radicale? Abbiamo aderito ai referendum con grande convinzione, perché pensiamo che possano contribuire a risolvere i problemi della giustizia. Lo dico anche da imprenditore. La giustizia, così come è, rallenta tutta una serie di processi imprenditoriali e di investimento del Paese. Non c’è la certezza del diritto e neppure quella della pena. Vediamo tutti i giorni quello che succede. Abbiamo un impellente bisogno di una riforma e che dia, innanzi tutto, meno potere discrezionale ai giudici. La legge deve tornare al di sopra di tutto e obbedire solo a regole ferme. Come sa, Palamara ha deciso di portare la sua denuncia all’interno del Parlamento candidandosi alle suppletive per la Camera dei Deputati nel Collegio di Roma Primavalle. Condivide la sua scelta? La sua candidatura è una provocazione. Noi liberali europei apprezziamo molto la scelta coraggiosa di Palamara. Abbiamo rapporti con lui, anche se in quel collegio elettorale abbiamo fatto una scelta diversa, presentando una nostra lista e un nostro candidato, Giovanni Cocco, un professionista molto apprezzato, con laurea alla Luis e master. Una scelta che crediamo identifichi il partito liberale europeo, che è composto da professionisti e imprenditori. Onore al merito del vostro candidato, ma Palamara corre per vincere… Su questo le voglio dire che Palamara piace molto al centrodestra, a parte i vertici romani di Forza Italia che, come si è visto, non lo amano molto. C’è stato un riavvicinamento fra Palamara e il centrodestra, di cui sono testimone diretto, perché noi liberali europei sediamo al tavolo del centrodestra a Milano, a Napoli e, per l’appunto, a Roma, avendo presentato, nello stesso ambito, una nostra lista al Comune. Palamara deputato sarebbe un segnale forte, la prova evidente che in questo Paese qualcosa sta cambiando. Nella giustizia, ma non solo. di Antonello Sette


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