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Mostra del Cinema di Venezia: il Leone d'Oro targato Netflix fa discutere


Anche quest'anno si è conclusa la Mostra del Cinema di Venezia, la 75esima per l'esattezza, che ha visto vincitore del Leone d'Oro il film di Alfonso Cuaron, “Roma”. Il racconto autobiografico ambientato negli anni '70 e girato in bianco e nero, aveva già convinto tutti gli spettatori anche prima della proiezione e ha convinto anche i giurati dopo di essa. La pellicola è un prodotto targato Netflix, ed proprio questo ha fatto storcere il naso a qualcuno. L'Anac, Associazione Nazionale Autori Cinematografici, insieme a Fice e Acec hanno espresso la loro contrarietà circa la scelta di aver inserito nel concorso di Venezia alcuni film non destinati alla visione in sala, diversamente da quanto aveva deciso il festival di Cannes. Nel pieno rispetto delle scelte della giuria presieduta da Guillermo del Toro (e formata da Sylvia Chang, Trine Dyrholm, Nicole Garcia, Paolo Genovese, Malgorzata Szumowska, Taika Waititi, Cristoph Waltz e Naomi Watts) e sriconoscendo l'alta qualità registica, fotografica e attoriale del film “Roma” di Alfonso Cuaròn, Anac, Fice e Acec ritengono iniquo che il marchio della biennale sia veicolo di marketing del colosso dello streaming americano che con risorse ingenti sta mettendo in difficoltà il sistema delle sale cinematografiche italiane ed europee. Problema che si era già posta la Comunità europea e che starebbe cercando di arginare attraverso la promulgazione di una legge che però restringerebbe terribilmente le librerie nazionali della piattaforma (https://www.spraynews.it/blog-1/netflix-vs-europa-pi%C3%B9-produzioni-europee-ma-le-librerie-avranno-molti-meno-titoli). Il Leone d'Oro, simbolo della Mostra internazionale d'arte cinematografica da sempre finanziata con le risorse pubbliche, è patrimonio degli spettatori italiani: il film che ne viene insignito dovrebbe essere alla portata di tutti e non esclusività dei soli abbonati alla piattaforma americana secondo Anac, Fice e Acec, i quali reiterano la richiesta al direttore Barbera di rivedere per il prossimo anno la sua posizione, mentre chiedono al Ministro della Cultura di varare con la massima sollecitudine norme che regolino anche da noi come avviene in Francia un'equa cronologia delle uscite sui diversi media. Il Leone d'Argento per la migliore regia è andato a Jacques Audiard per “The Sisters Brothers e la Coppa Volpi al miglior attore è stata assegnata a Willem Dafoe, apprezzatissimo per la sua interpretazione di Vincent Van Gogh nel film “At Eternitt's Gate”.


Niccolò Lumini

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