Peperoncino solo sulle penne all’arrabbiata. Potrebbe essere la risposta ironica dopo la decisione di numerosi sindaci di vietare l’uso degli spray al peperoncino durante le feste di piazza. Dopo la tragedia di Corinandoli, e gli incidenti di Torino durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, in tutta Italia sono state emesse Ordinanze che puniscono con ammende fino a 500 euro, l’utilizzo delle bombolette urticanti. Gli spry sono considerati dalla legge Italiana strumenti di autodifesa e quindi non possono diventare oggetti di divertimento. Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha annunciato una circolare da inviare ai prefetti per invitare a vietare botti e petardi. Ma la comunicazione non riguarda lo spray: «Il problema non è lo strumento ma l’uso che se ne fa, ha detto Salvini, se uno va in piazza con lo spray al peperoncino è un cretino che prima va curato e poi va portato per due giorni al fresco così gli passa la voglia».
Il divieto non è una novità e alcuni comuni avevano preso provvedimenti già gli anni passati. È il caso di Firenze dove le bombolette sono state bandite nel Capodanno del 2017. Anche quest’anno il sindaco Dario Nardella ha firmato un’ordinanza che ne vieta l’uso dal piazzale Michelangelo e da piazza del Carmine. La Prefettura fiorentina ha spiegato che le bombolette potranno essere depositate nei contenitori predisposti dagli organizzatori dei concerti. Misure più severe per i petardi: chi è scoperto mentre li porta in qualche evento di piazza, dovrà tornarsene a casa, perché gli esplosivi pirotecnici non si possono accumulare.
A Milano per il concerto di Francesco Gabbani in piazza Duomo, il prefetto Saccone ha organizzato un sistema di massima sicurezza con metal detector nei nove varchi per entrare in un’area transennata. Nella lista degli oggetti vietati, quali bottiglie di vetro, lattine e fuochi d'artificio o petardi, si sono aggiunte anche le bombolette al peperoncino.
Nel Lazio, il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori (Pd) ha inviato una lettera a tutti i sindaci della regione invitandoli a vietare non solo l’uso, ma anche la vendita degli spray al peperoncino durante le festività di Natale e Capodanno. In un documento inviato al sindaco Virginia Raggi, ha sottolineato che «Anche a Roma e in alcune province del Lazio, negli ultimi 2 anni, sono cresciuti i casi di spray usato come strumento di offesa e molti sono i casi d’abuso per bravata, ovvero per vedere che effetto fa in un bar, in una discoteca o in un concerto». La richiesta di Leodori è stata appoggiata dal sindaco di centrosinistra di Fiumicino Esterino Montino. A Bologna sono scattate le misure di massima allerta per la notte di San Silvestro in piazza Maggiore. Ci saranno perquisizioni in borse e zaini e il sindaco sta preparando anche un’ordinanza contro l’uso delle bombolette al peperoncino. Già firmata l’ordinanza comunale a Velletri che vieta lo spry urticante durante le feste natalizie.
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