top of page
Immagine del redattorespraynews2018

No ai film in contemporanea nei cinema e sullo streaming, arriva un decreto



Per gli appassionati delle anteprime su Internet oggi è stato un brutto giorno. Il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, ha annunciato che a breve firmerà un decreto che regolerà le uscite dei film sulle piattaforme informatiche dopo la distribuzione nelle sale. «Penso sia importante assicurare che chi gestisce una sala sia tranquillo nel poter programmare film senza che questi siano disponibili in contemporanea su altre piattaforme» ha detto Bonisoli.

Il provvedimento dovrebbe mettere fine alla querelle gli esercenti e le piattaforme a cominciare da Netflix, che invece vorrebbero il passaggio in sala in contemporanea allo streaming. Il decreto è attuazione della legge sul cinema varata nel 2016 per sistemare il settore.


Il provvedimento interviene a certificare quella che finora è stata una prassi ampiamente rispettata, cioè si attendevano circa tre mesi, 105 giorni, per la proiezione dei film nelle sale e poi andavano in streaming. Ora oltre a confermare questi termini temporali, sono state introdotte altre limitazioni: 10 giorni se l’opera è programmata per tre giorni feriali esclusi venerdì, sabato e domenica; 60 giorni se l’opera è presente in 80 sale e dopo i primi ventuno giorni di programmazione e se ha ottenuto un numero di spettatori inferiore a 50mila.


Questo significa che un film non può uscire in contemporanea nelle sale e su Netflix. Queste norme arrivano dopo che al Festival di Cannes era scoppiata la polemica sulla decisione del direttore Frémaux si escludere dalla competizione i titoli di Netflix, proprio perché non era possibile indicare i tempi tra l’uscita in sala e in streaming. Diversamente il Festival di Venezia che ha ospitato i film anche di piattaforme tra cui la pellicola che ha vinto, Roma Di Alfonso Cuarón, prodotta da Netflix e destinata alle sale e allo streaming.

0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page