Ferrero la guerra di Putin è una cinica escalation di sangue e sofferenze. Non mi dica, la prego, che è tutta colpa della Nato…
La guerra è stata senza ombra di dubbio scatenata da una decisione di Putin, che abbiamo definito criminale. Di pari passo è anche vero che a costruire la situazione, che ha portato alla guerra, sono state, da un lato la Nato che si è espansa a Est mettendo in pericolo la sicurezza russa e dall’altro le il Governo ucraino, che ha dato mano libera alle squadracce naziste per gli attacchi alla popolazione del Donbass. La responsabilità non sta da una parte sola. La guerra l’ha scatenata Putin, ma è del tutto evidente che gli altri hanno disposto le carte in modo che si arrivasse a questo disastro.
Mi faccia capire. Voi da che parte state?
Noi non tifiamo per una parte o per l’altra. Noi siamo per fermare la guerra, per una tregua e per una trattativa. Noi pensiamo che, rispetto a tutto questo, sia vergognoso il ruolo del Governo italiano. Il nostro Paese è il principale fornitore di armi e, quindi, nel conflitto ci è infilato dentro mani e piedi. C’è una circolare interna della Difesa, datata 9 marzo, che sostanzialmente preallerta l’esercito italiano per fare la guerra. A riprova che siamo infilati mani e piedi dentro la guerra e che non svolgiamo nessun ruolo, che anzi ci siamo impediti, per la trattativa. Lo svolge la Turchia e non l’Italia!
Eppure era sembrato, prima che scoppiasse la guerra, che Putin avesse chiesto proprio a noi di fare da mediatori…
Con la saggezza, che era stata, ad esempio, di Andreotti, l’Italia era stata capace, rispetto al Medioriente, ma non solo, più a mediare sul piano internazionale che a fare il gendarme. Il Governo Draghi, invece, non fa gli interessi dell’Italia. Non fa gli interessi dell’Europa. Non fa gli interessi dell’umanità, come chiede il Papa. Fa semplicemente gli interessi degli Stati Uniti.
Le sue sono parole nette e gravi…
Il nostro è un Governo arruolato alle dipendenze degli Stati Uniti. E’ un servo scemo. Il più scemo e il più arruolato. Il Presidente francese Macron, tanto per fare un esempio, ha decisamente più autonomia di noi.
di Antonello Sette
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