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Papa Francesco critica il consumismo, «Troppi non hanno il pane»



«Quando pochi banchettano lautamente e troppi non hanno pane per vivere». È stato questo il forte richiamo del Papa nell'omelia della messa della Notte di Natale. Un richiamo a superare l’egoismo e l’ingordigia e una forte critica alla voracità consumistica.

La messa si è svolta con imponenti misure di sicurezza in attesa della tradizionale benedizione Urbi et Orbi di oggi. La piazza era illuminata da un nuovo sistema a led che consente un importante risparmio di energia.


Il messaggio è quello della solidarietà e della pace a cominciare da quelle zone del mondo che sono afflitte da guerre. «La strada, anche oggi, è in salita: va superata la vetta dell'egoismo, non bisogna scivolare nei burroni della mondanità e del consumismo», è stato uno dei passaggi cruciali del discorso del Pontefice «Voglio arrivare a Betlemme, Signore, perché è lì che mi attendi. E accorgermi che Tu, deposto in una mangiatoia, sei il pane della mia vita. Ho bisogno della fragranza tenera del tuo amore per essere, a mia volta, pane spezzato per il mondo».


Papa Francesco ha invitato a dividere con chi è stato meno fortunato nella vita. «Spezzo il mio pane con chi ne è privo?», ha chiesto. Poi il pontefice ha esortato a vivere in "attesa", non nella pretesa, e a non aspettare Dio "sul divano", come «chi si sente arrivato e non ha bisogno di nulla». Solo andando incontro a Dio e agli altri si potrà cogliere l'essenza del messaggio di Natale. Nel pomeriggio il Papa aveva salutato gli uomini e le donne dell’esercito italiano.

Il Segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, si è recato in Iraq e nei prossimi giorni sarà ad Erbil e nella Piana di Ninive dove stanno faticosamente rientrando i cristiani che erano stati cacciati dall'Isis. In questa visita si getteranno le basi per un possibile viaggio di Papa Francesco in Iraq.

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