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Passeggiare nella notte di Reggio Emila in cerca di antichi misteri




Qualcuno, forse disattento, crede che Reggio nell’Emilia, sia una città che non offre spunti al mistero e alla fascinazione notturna, finendo così per errare in ogni senso e mancare importanti e suggestivi appuntamenti che gli possano far conoscere aspetti insospettabili della città oggi un po’ dimenticata dai grandi circuiti turistici. Le realtà che da molti anni operano in questo ambito del “weird”, a cavallo tra occultismo e tenebrosi segreti, tra leggende e racconti tramandati di nonno in nipote, come la prestigiosa associazione “Yorick” che da decenni si rivela un caposaldo culturale su tutto il territorio nazionale, curata dall’ottimo Massimo Tassi.


Ma oltre a questi vi sono le attività proposte dall’editore reggiano “Antiche Porte” di Alberto Cenci, attento alla tutela e alla riscoperta di tutti quei lati più “strani” della propria città e che li ripropone anche in eventi ben curati, coinvolgendo il pubblico sia locale sia dei turisti, in questa lunga e caldissima estate emiliana.


L’ultimo in ordine temporale, che si svolgerà tra poco, al calar della notte, vedrà Reggio teatro di misteri insoluti, aventi per protagonisti senza tempo, santi, streghe e altri individui che vivono tra le ombre. Una serata e soprattutto una nottata di sorprese, in un viaggio attraverso i luoghi più antichi della città, soprattutto nel centro storico, dove si partirà dalla statua del Crostolo, a cominciare quindi il vero e proprio tour dal suggestivo battistero della chiesa di San Domenico, per passare al fonte battesimale che si dice fosse gestito dall’Inquisizione, e da lì ancora alla ricerca di altre chiese da lungo tempo scomparse, come il convento di suore di San Tommaso che sorgeva in piazza Scapinelli, senza tralasciare le osterie e altri luoghi della memoria. Il percorso notturno, in questo girovagare lungo strade invisibili sarà curato e guidato da Fabio Nunnari e Alberto Cenci, numi tutelari e psicopompi della città emiliana che dicono a proposito della loro idea: «Niente musica. Niente luci colorate o drink “da struscio”. Solo tre passeggiate, a mezzanotte, per scoprire la storia della nostra città. Perché di notte si può avere un rapporto mistico con le cose antiche. Nella calma e nel silenzio gli occhi vedono ciò che di giorno, anche per colpa della calura, potrebbe sfuggire».



DPF

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