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Per le 6 banche fallite già rimborsati 232 milioni, ma nella manovra i fondi non bastano


Sono tre i differenti enti che hanno già corrisposto ai risparmiatori traditi rimborsi per 232 milioni di euro: il Fondo interbancario per la tutela dei depositi, l'Arbitro delle autorità anticorruzione e quello per le controversie finanziarie. Tre diverse sigle, Fitd, Anac e Acf, che si sono pronunciate sulle due banche in liquidazione coatta amministrativa, cioè Veneto Banca e Banca di Vicenza; e le quattro sottoposte a procedimento di risoluzione, cioè Banca Etruria, CariFerrara, Banca Marche e CariChieti.

Quasi un migliaio gli ordini di liquidazione emessi dall'Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone al Fondo vittime delle banche per 27 milioni e mezzo di euro; ma le domande erano quasi 1700 e l'authority pensa di chiudere tutte le istruttorie entro la primavera.

Il Fondo interbancario a sua volta si è occupato della liquidazione forfettaria dell'80 per cento degli investimenti per i piccoli risparmiatori, quelli col reddito non superiore a 35 mila euro e un investimento non oltre i 100 mila euro: dal Fitd rimborsi per quasi 181 milioni di euro da circa 15500 richieste.

Quelli poi che non sono riusciti a farsi ascoltare da questi due fondi hanno potuto ricorrere alla Consob, l'Istituto di vigilanza sulle banche, che però ha sbarrato le possibilità ai ricorsi posteriori a luglio 2017 sulle banche venete, cui era stata intanto tolta la licenza bancaria.1860 comunque i ricorsi all'Acf, con richieste di risarcimento intorno ai 100 milioni di euro. Un terzo delle richieste poi riguardava la denuncia per le banche venete e delle loro controllate di operazioni di misselling, cioè la vendita deliberata, imprudente o negligente di prodotti in cui il contratto è travisato o il prodotto non è adatto alle esigenze del cliente. Dalla Consob arrivano 24 milioni di rimborsi, mancano solo poche decine di pratiche. Entro il 30 novembre l'Acf si dovrà pronunciare su tutti i ricorsi, come previsto dal decreto Milleproroghe 2018.

Sufficienti quindi i fondi stanziati con quel decreto, che attingeva da un fondo costituito dal precedente governo. E in questa manovra economica l'esecutivo ha stanziato un miliardo e mezzo per i rimborsi di altri 300 mila azionisti delle sei banche fallite. Il sottosegretario al ministero dell'Economia Massimo Bitonci prevede lo stanziamento di altri due miliardi e mezzo provenienti dai fondi dormienti. Cifre però che potrebbero non bastare a coprire il 30 per cento promesso anche se non tutti chiederanno il rimborso e si dovranno comunque sottrarre i fondi già erogati.


di Paolo dal Dosso

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