Dorian Gray è l’immortale dandy del patto faustiano creato dal genio irlandese di Oscar Wilde, in un’apoteosi di simboli ed eleganza che non conosce eclissi da più di un secolo, sia come letteratura sia nel cinema e oggi, ancora, nel palcoscenico d’un teatro.
Da domani al San Carlo di Napoli verrà messa in scena l’opera musicale “Dorian Gray. La bellezza non ha pietà”, prodotto da Pierre Cardin, stilista e contemporaneo mecenate, scritta da Daniele Martini e interpretato da Federico Marignetti, con la regia di Emanuele Gamba.
Per la prima partenopea sono attesi i più grandi nomi cittadini provenienti dal rutilante mondo della moda, dello spettacolo, dell’arte, ma anche da quello più compassato delle istituzioni. Una nota emessa dalla produzione per comunicare l’evento dichiara: «Per omaggiare il maestro che per i suoi settanta anni di carriera ha voluto celebrare la bellezza portando nei teatri suggestioni e riflessioni ispirate al capolavoro di Oscar Wilde». Una serata all’insegna della cultura e naturalmente, trattandosi di Pierre Cardin, anche dell’eleganza del glamour di uno spettacolo che già ha mietuto vasti successi e consensi in Europa “per l’elevata ricerca estetica, nella musiche e nella mise en scéne”.
La messa in scena a Napoli, sarà invece dedicata innazitutto all’ospedale Santobono e una parte della vendita dei biglietti verrà devoluta ai progetti di sostegno delle famiglie dei malati. Inoltre, come momento di riflessione culturale, la produzione ha voluto permettere al maggior numero di giovani possibile di assistere allo spettacolo con un prezzo decisamente “politico” del biglietto.
Il sogno mistagogico di Oscar Wilde e del suo Dorian Gray, antieroe devoto alla bellezza e alla crudeltà di un mondo per lui troppo angusto, si rivelerà così invece essere non soltanto un’immancabile occasione artistica di alto livello e prestigio, ma soprattutto un modo per avvicinare i giovani al teatro e ancor più un metodo valido per aiutare i meno fortunati nella loro salute.
DPF
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