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Pimpinella sul reddito di cittadinanza: «Pagamenti con tessera sanitaria difficilmente realizzabili»

Operazione 780 Euro: nel numero de La Repubblica del 2 ottobre c'è un interessante articolo a firma Conte e Cuzzocrea che delinea le modalità con cui dovrebbe essere erogato, a partire dall'aprile prossimo, il demonizzato reddito di cittadinanza sponsorizzato nella futura legge di bilancio da Luigi Di Maio e dall'intero fronte grillino. Creazione di una apposita card? Mancata possibilità di accumulo del denaro? Tracciabilità delle spese per stanare chi del reddito di cittadinanza potrebbe farne a meno? Sono molti i quesiti che accompagnano un provvedimento destinato a dividere l'opinione pubblica, così come quella "tecnica".



Per l'occasione e in esclusiva per Spraynews, il presidente A.P.S.P. (Associazione Prestatori di Servizi di Pagamento) Maurizio Pimpinella ha voluto fornirci un parere, da massimo esperto del settore, sulle modalità con cui potrebbe venire erogato il reddito e sulle potenzialità e criticità ad esso connesse.


«Come Associazione Prestatori Servizi di Pagamento, da sempre lavoriamo per favorire e incentivare i sistemi di digitalizzazione delle transazioni economiche. Riteniamo, infatti, che l'utilizzo della moneta elettronica favorisca la legalità, la sicurezza dei cittadini e renda maggiormente sostenibile l'intero ciclo economico del Paese. Per questi motivi, non possiamo che accogliere con favore i progetti che sono indirizzati verso la limitazione del contante dalle transazioni economiche.


Tuttavia, per quanto riguarda le notizie apprese dalla stampa, sulle modalità di erogazione e utilizzo del reddito di cittadinanza, vi sono alcune criticità tecniche che ritengo ne possano minare sostenibilità e fattibilità, tanto da rendere quasi impossibile raggiungere tutti i destinatari del provvedimento. Tra le criticità vi è sicuramente l'utilizzo della tessera sanitaria come carta di pagamento, un passaggio che non reputo così tanto facile e immediato da realizzare.

Per quanto riguarda, poi, l'infrastruttura per la distribuzione del servizio, vorrei ricordare che in Italia godiamo già di una esistente ed efficiente rete di distribuzione di prossimità con cui i cittadini hanno familiarità e che si sono abituati ad usare. Ritengo che sarebbe più opportuno, quindi, sfruttare quanto già esistente e collaudato piuttosto che aggiungere criticità ad un progetto che già di per se complicato.

Per quanto riguarda le distinzioni sui prodotti acquistabili, sarebbe auspicabile una maggiore chiarezza, ad esempio, sul ruolo dell'e-commerce. Questo è un fenomeno in crescita anche tra gli italiani, forse che il progetto dell'"Amazon del made in Italy" rientra in un disegno più ampio? Staremo a vedere.


Vorrei concludere con un messaggio. Noi come Associazione Prestatori Servizi di Pagamento abbiamo un grande e vario expertise e siamo disponibili a mettere a disposizione delle Istituzioni le nostre competenze per supportare il progetto e individuare le modalità più opportune e sostenibili per realizzarlo».


Prof. Maurizio Pimpinella - Presidente A.P.S.P.



di Alessandro Leproux

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