Una delegazione dell’Aidr, l’associazione Italian Digital Revolution, guidata dal presidente Mauro Nicastri, è stata ricevuta dal sottosegretario al Mibac con delega alla digitalizzazione del patrimonio culturale, Gianluca Vacca, in vista della seconda edizione del Premio nazionale per la Trasparenza e l’etica nella PA che si terrà il prossimo 8 maggio alle Scuderie del Quirinale. All’incontro hanno partecipato anche i soci Aidr Davide D’Amico, Francesco Pagano e Claudio Romani che seguono le attività del Premio.
Nel corso del colloquio si è discusso delle modalità con cui viene conferito annualmente il Premio alle prime tredici Pubbliche Amministrazioni centrali e locali e cioè attraverso un software dedicato che verifica la presenza dei requisiti previsti dal “Regolamento del Premio” interrogando i siti web delle pubbliche amministrazioni centrali e locali ed assegnando a ciascuna di esse un tasso percentuale di copertura. «Il Premio Nazionale AIDR, ha detto il sottosegretario Gianluca Vacca, dimostra come la società civile può contribuire a migliorare la pubblica amministrazione. È di questo che l’Italia ha bisogno, di persone che credono nel nostro Paese e mettono in campo professionalità multidisciplinari per promuovere la trasparenza e l’etica nel settore pubblico. Il digitale è il nemico numero uno della corruzione. Pertanto l’iniziativa dell’associazione AIDR, che attraverso un sistema digitale monitora la trasparenza dei siti delle PA e analizza i dati degli affidamenti di lavori servizi e forniture, pubblicati in formato opendata da ANAC, merita un grande plauso. È infatti in linea con gli obiettivi strategici dell’open government: i dati delle PA sono utilizzati dalla società civile e dal cittadino consentendo un controllo sociale salutare e favorendo la partecipazione così da migliorare il settore pubblico».
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