Sono mesi che la protesta serpeggia tra la popolazione di Collepardo, paese dalla lunga storia incastonato tra i monti della Ciociaria. La Certosa di Trisulti, gioiello architettonico e storico, richiamo del turismo da tutto il mondo, sta per diventare la sede di una scuola politica del movimento populista europeo. Il progetto portato avanti da Benjamin Harnwell, con un passato come portavoce di un parlamentare conservatore britannico, ha come riferimento l’ex consigliere del presidente americano Trump, Steve Bannon. Harnwell ha ottenuto l’affitto della Certosa al costo di 100 euro l’anno e non ha mai nascosto le sue intenzione di farne un think tank per la formazione della nuova classe politica populista. Su questo progetto ha indagato anche il Washington Post che ha mandato un suo inviato a scoprire cosa si sta muovendo attorno alla Certosa e «Come è possibile che un posto dove monaci, una volta facevano voto di silenzio, adesso formi la prossima generazione di Matteo Salvini e Viktor Orban».
Harnwell sta raccogliendo fondi e sondando la disponibilità di docenti universitari italiani ma anche provenienti da atenei europei per far partire i corsi entro la prossima primavera. Bannon che fino all’estate scorsa si era fatto vedere più volte in Italia, e aveva incontrato Salvini e Meloni oltre a numerose visite a Trisulti, ora sembra essersi defilato. Il funding delle risorse per mettere in moto il meccanismo è avvolto dal mistero.
Intanto la popolazione del posto non ne vuol sapere di veder trasformato questo gioiello religioso e architettonico, in uno strumento per fare politica. Il sindaco di Collepardo, Massimo Bussiglieri, afferma che “quasi tutti in paese sono contrari”. Così per sabato è stata organizzata una manifestazione di protesta, una marcia verso la Certosa per accendere i riflettori su quello che molti a Collepardo definiscono “un esproprio” del ruolo e del valore di Trisulti.
La firma per la concessione in locazione alla Dignitatis Humane institute, l’organismo guidato da Harnwell, della Certosa, è dell’ex ministro Franceschini e a Collepardo le autorità locali giurano che inizialmente non c’era alcun piano di creare una scuola politica; le carte sono state scoperte più tardi. Le origini della Certosa risalgono al 996 quando San Domenico da Foligno, monaco benedettino, fondò in questo posto di selvaggia solitudine, già meta di eremitaggi, un monastero dedicato a San Benedetto. Il fiore all’occhiello di Trisulti, il tesoro della Certosa, è rappresentato dall’antica farmacia, realizzata nel XVIII secolo e interamente affrescata con motivi allegorici a trompe-l’oeil, e che conserva preziosi contenitori in ceramica dive i monaci conservavano le erbe officinali destinate alle cure mediche. Questa struttura che si estende su 15mila metri quadri, richiederebbe ampi interventi di ristrutturazione previsti peraltro dalla convenzione di affitto, e andrebbe valorizzata.
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