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Quando il dark web sa troppo(soprattutto di me)



Vi siete mai chiesti cosa salterebbe fuori su di voi se un segugio esperto di sicurezza informatica si mettesse alla ricerca delle vostre informazioni personali nei meandri della rete? Dow Jones è il più noto indice azionario della borsa di New York. Fortnite è uno dei videogiochi di maggior successo degli ultimi anni. Sprint è la terza compagnia mobile degli Stati Uniti con oltre 55 milioni di clienti. Cosa hanno in comune?

Essere stati tutti e tre vittime di massivi furti di dati sensibili.


Sono stati “hackerati” ad inizio anno per comparire poco dopo sull'internet "nascosto”crittografato noto come dark web, una rete di siti a cui è possibile accedere solo con uno speciale software di sicurezza. I mercati del dark web funzionano come i vari siti di e-commerce su cui facciamo acquisti ogni giorno, ma con la non trascurabile differenza che qui è il regno dell'illegalità: si commerciano beni di consumo quali droghe, armi , passaporti, patenti di guida , dati rubati. In applicazione di uno dei principi basilari della scienza economica, ossia il rapporto tra domanda ed offerta, si trova semplicemente di tutto.

Poiché così tante aziende ora acquisiscono e archiviano informazioni personali, l'hacking è diventato una professione proficua e remunerativa. Si presume che un hacker noto come Gnosticplayer abbia trapelato oltre 840 milioni di dati utenti. Il suo ultimo colpo è stato un download di 26,42 milioni di account, quotato 1,2331 bitcoin, circa 4500 euro. Un top player come lui effettua mediamente una decina di colpi al mese, e si fa presto a fare due conti.

Il dark web ha fornito le materie prime per costruire imperi criminali. Stiamo parlando del furto d'identità di milioni e milioni di persone, compresi i bambini e sebbene spesso è difficile capire come le violazioni dei dati che comportano la perdita di milioni di dati sensibili possa avere un impatto personale, è importante rendirsi conti che sulla rete ognuno di noi ha un'identità personale contente informazioni finanziarie, numeri di carte di credito, data di nascita e indirizzi postali. Ed è magari contenuta insieme ai dettagli di diverse migliaia di utenti al prezzo scontato di 50euro. Appare di tutta evidenza quindi la necessità di estendere sempre più una corretta Alfabetizzazione digitale finalizzata a rendere il cittadino pienamente consapevole sia delle innumerevoli potenzialità che la rete offre, che delle inevitabili insidie presenti e a cui bisogna prestare attenzione.


di Luigi Amoroso

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