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Quattro donne vincitrici al premio letterario giuridico Iusartelibri




Si è conclusa con un parterre di quattro donne, quattro scrittrici vincitrici, la prima edizione del Premio letterario giuridico Iusartelibri: il Ponte della Legalità. Grazie all'avvocato Antonella Sotira, presidente dell’Associazione Culturale fra avvocati e magistrati Iusgustando: Simposi Giuridici, ideatrice del premio e alla sinergia con l'On. Cosimo Maria Ferri ed al sindaco Lucia Baracchini, la Città del Libro, all'alba del Premio Bancarella, diventa la Città dei Giuristi e getta le fondamenta del Ponte della Legalità con la Calabria ed il Lazio.


Per la categoria “miglio saggio” il primo premio è stato assegnato ad Alessandra Necci, per il suo “Isabella e Lucrezia, le due cognate”, per i tipi di Marsilio.


Come “miglio romazo” è stato scelto invece “Il Dottor Ciro Amendola, Direttore della Gazzetta Ufficiale”, scritto da Alfonso Celotto ed edito da Mondadori.


Sempre nella prestigiosa sede di Palazzo Dosi Magnavacca, il Collegio degli E-lettori, ha potuto esprimersi con esito favorevole sui rimanenti saggi che erano in lizza: "Riflessioni anodine su vendetta... e dintorni" di Carlo Maria Grillo e su "Sempre Daccapo" dell’onorevole Fausto Bertinotti; nonché a proposito dei romanzi: "Operazione 1009" di Giacomo Prestia e “Questi racconti non sono di Grisham" di Fiorenzo Festi.


Hanno consegnato la preziosa scultura dell'artista Francesco Misuraca, utilizzata come premio, l'onorevole Cosimo Maria Ferri, socio onorario dell’Associazione Iusgustando e rappresentante del Centro Lunigianense di Studi Giuridici. Un premio, quello consegnato al saggio di Alessandra Necci, corredato da una motivazione che può essere all'altezza delle sentenze della Suprema Corte e che coglie il senso del "dare giustizia attraverso un'opera letteraria": «L'esaltazione delle virtù di Lucrezia Borgia la scagionano dalle accuse infondate che hanno dipinto di nero, i tratti della sua bellezza. Ingiustamente calunniata, Lucrezia emerge donna mirabile al pari della cognata Isabella. Le accomuna la modernità della loro visione politica, il loro mecenatismo e la loro inimitabile virilità femminile. L'originale e divertente romanzo dell'avvocato professor Alfonso Celotto, al suo ennesimo incarico ministeriale come Capo di Gabinetto del Ministro della Salute Grillo, rende giustizia ai tanti funzionari pedanti, pignoli, stacanovisti e dediti allo studio della Pubblica Amministrazione. Grazie al dott. Ciro Amendola, ci addentriamo negli oscuri e polverosi meandri della raccolta e catalogazione delle Leggi, tra una vendetta d'amore consumata fredda e la misteriosa scoperta di un "falso legislativo"». Poi si prosegue: «Al sindaco di Pontremoli, professoressa Lucia Baracchini, l'armatura dei pilastri del Ponte ideale della cultura della legalità, con la premiazione delle opere del magistrato Giacomo Ebner e del professore avvocato Fausto Giumetti».


Ai due libri: “Dodici qualità per sopravvivere in Tribunale”, edito da Giappichelli e "Per advocatum defenditur", edito da Jovene, votatissimi ed apprezzatissimi anche dagli E-Lettori, è stato assegnato uno speciale riconoscimento per “Vis Iuridica Creativa e Docta 2018". L'ambizioso ed innovativo progetto di councelling giuridico "Ponte delle Legalità” è stato patrocinato dai Comuni di Pontremoli e Roccella Jonica, dall'Ordine degli Avvocati di Roma, Rieti, Reggio Calabria, Locri e Massa Carrara e dal Centro Lunigianense di Studi Giuridici, a suggello dell'impegno di ogni istituzione a promuovere la legalità. L'avvocato Antonella Sotira, soddisfatta dell'entusiasmo che i salotti itineranti IusArteLibri, hanno suscitato nel pubblico e anche nei ventotto fortunati E-lettori, ci fornisce alcune cifre del successo: partiti da Roma il 21 novembre 2017, i simposi fra avvocati, magistrati, giornalisti e cittadini, hanno ospitato ben quattordici libri, sessanta relatori, circa cinquecento "uditori".


Sono stati venduti quattrocento libri e sono stati lette, esaminate e recensite, dai ventotto membri dei collegi E-Lettori, ben trecentonovantadue opere. L'empatia creatasi fra gli autori, gli E-lettori ed il pubblico, in tre città distanti, ha piacevolmente costretto l’organizzazione a creare tre tappe della premiazione. Il 26 luglio tutti saranno a Roma non solo per festeggiare gli autori in concorso e vendere altri libri, ma anche per "deliberare" sul miglior simposio e sulla migliore “ars oratoria” dei relatori che hanno seguito il premio. L'auspicio è che il Diritto, una vera eterotopia ossia uno spazio che, messo in relazione all'arte narrativa e alla creatività, realizzi la sua funzione di compensare, neutralizzare e purificare ideali e valori sociali.

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