"Le discussioni sull’elezione del Presidente della Repubblica, com’è ovvio che sia, hanno monopolizzato l’opinione pubblica e le attività dei leader di partito. Tuttavia, ci pare di assistere a un confronto monco. In troppe riflessioni manca l’elemento più importante, ovvero il futuro del nostro Paese, che passa per forza cose dalla prosecuzione dello straordinario lavoro del Presidente Draghi, a prescindere o meno che lui vada al Quirinale. Ricordiamo che il oltre il Colle c’è l’Italia, con le riforme da fare, i problemi da risolvere e con il bisogno di stabilità e continuità dell’azione governativa.
Il nostro auspicio è che la sintesi del Quirinale tenga dentro un assetto capace di gestire PNRR e pandemia. Oltre a ciò, ci saranno questioni fondamentali da affrontare. Prime tra tutte quelle di politica estera, come l’energia e l’instabilità in Ucraina ad opera della Russia, che richiederanno tutta l’autorevolezza e la forza dei grandi Paesi europei: Germania, Francia e Italia. Inoltre, dal punto di vista interno servirà un piano shock per il lavoro. Pensiamo a proposte innovative come la settimana corta di lavoro e la distribuzione degli utili ai lavoratori, per stimolare la creazione di lavoro e i consumi. Oppure a un piano di ‘fiscalità zero’ per le startup e per i giovani imprenditori. Oppure ancora all’alzamento del limite del contante che così com’è ora finisce solo per favorire i gruppi bancari, piuttosto che il commercio e il turismo, ovvero l’economia reale già penalizzata del Covid. Di questo e altro dovremo occuparci dopo questi giorni un po’ convulsi; lo diciamo a chi in queste ore sta dirigendo ‘trattative e caminetti’."
lo dichiara Gianfranco Librandi, deputato di Italia Viva.
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