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Quirinale, Soverini: «Ha ragione Prodi, possibile nuovo Ulivo. Il Pd da solo non ha futuro»




Il deputato prodiano Serse Soverini, in un’intervista a Spraynews, riprendendo quanto dichiarato dal suo storico riferimento politico sul quotidiano “La Stampa” ribadisce come il Pd sul Quirinale non possa dettare le regole. «I numeri – dichiara - parlano da soli. Non siamo maggioranza in Parlamento. Possiamo solo costruire qualcosa insieme ad altri».


E’ stato un prodiano della prima ora, oggi è possibile un nuovo Ulivo?


«Sono certamente convinto che non sarà come quello del 1996, ma creare un campo largo è ancora la strada da ricercare. Questo vale per tutti e ritengo bisogna effettuare ogni sforzo per andare in tale direzione».


Cosa ne pensa della sempre più blindata alleanza tra il Pd e i 5 Stelle vicini a Conte?


«Ritengo sia giusto il ragionamento di Enrico Letta, ovvero creare una larga alleanza dove insieme al Pd c’è bisogno di altri e prima di tutto, quindi, partire da quelle forze più consistenti».


Che idea, invece, si è fatto su quanto detto da Renzi alla Leopolda. Esiste ancora uno spazio per il centro?


«Aldilà degli spazi, bisogna prima di tutto saper costruire relazioni, che non siano basate sull’astio, sullo scontro, sulla rottura. Prima di parlare di centro, è indispensabile saper costruire le alleanze. Il Paese necessita di schieramenti alleati tra loro, di forze che si ritrovano sui programmi».


Calenda ha subito bocciato il giglio fiorentino. Ritiene il leader di Azione ancora un alleato del Pd?


«Ritengo possa essere ancora un buon alleato del Pd».


Stesso discorso vale per Renzi?


«Il problema di Renzi è Renzi. Noi stiamo costruendo, lui non si sa».


Tanti i nomi che circolano per il Quirinale. Tra una possibile discesa in campo di Draghi fino all’ipotesi Berlusconi, quale, a suo parere, la soluzione migliore?


«Non ho una soluzione. Non c’è l’ha nessuno. Il mio candidato è sempre quello che vota il Parlamento. E’ sovrano e dimostrerà, ancora una volta, di essere autorevole. Da qui a gennaio, però, possono succedere tante cose. Ne vedremo delle belle. Su Berlusconi è legittima la sua aspirazione, pur non condividendola».


Prodi ha dichiarato alla Stampa che il Pd non potrà dettare le regole questa volta. E’ d’accordo?


«I numeri parlano da soli. Non siamo maggioranza in Parlamento. Dettare è, quindi, una parola grossa. Possiamo solo costruire qualcosa insieme ad altri».


Di Edoardo Sirignano

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