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Rai in crisi tra Orsini, mondiali e Ferrari: i commenti da Cicchitto a Buzzi, da Montecchi a Gianni


Periodo teso per la RAI, tra le polemiche per la cancellazione del contratto del professor Alessandro Orsini e quelle per la cancellazione del format calcistico con Paola Ferrari e Luca Toni, oltre che la preoccupazione per il problema economico creato dall'acquisto di diritti esclusivi per la trasmissione dei mondiali, nei quali abbiamo appena scoperto l'Italia non giocherà purtroppo.

Noi di SprayNews abbiamo raccolto qualche parere in materia in esclusiva...


Per cominciare, l'on. Fabrizio Cicchitto (Riformismo e Libertà) dice:

"La Rai non è in uno dei suoi momenti più felici, si è andata a cercare inutili guai ingaggiando Orsini che sostiene la tesi demenziale secondo la quale se la Russia in difficoltà usa l'arma atomica questo sarebbe colpa dell'occidente, e però una volta fatto l'errore di ingaggiare un tipo del genere un altro errore è stato fatto annullando il contratto, e quindi dando l'impressione di una sorta di censura. Un altro errore è stato quello di annullare una trasmissione di successo come quella di Paola Ferrari e Luca Toni, ma nel complesso rispetto a La7 e Sky la RAI appare decerebralizzata."


Gli fa eco Marco Montecchi (Democrazia Liberale), che dichiara:

"Sia come imprenditore che come segretario di Democrazia Liberale devo dire che le recenti uscite della RAI mi lasciano perplesso. Dopo le rivelazioni del Riformista sul metodo Report, che avevo trovato inquietanti, a livello politico mi turba la cancellazione del contratto del prof Orsini. Non condivido le sue idee sul conflitto, ma da liberale credo sia fondamentale che possa esprimerle senza censura, anche perché vengono da un uomo di cultura alta ed intelligente, con cui il confronto ha senso. Mentre come imprenditore è la gestione del discorso calcistico che non capisco proprio. Cancellare in questo periodo così particolare un format eccellente, egregiamente gestito da Paola Ferrari con successo, mi sembra una scelta suicida, che andando ora ad unirsi alla non partecipazione ai mondiali, per i quali la tv di Stato si era già assicurata l'esclusiva a caro prezzo, si trasforma nel rischio di un'ecatombe economica e di gradimento."


L'on. Giuseppe "Pippo" Gianni attacca in particolare sulla rimozione di Paola Ferrari (lasciandomi personalmente d'accordo, come si può capire dal mio articolo sul tema di stamattina):

"Io conosco Paola Ferrari come una persona molto seria, capace, preparata e sono meravigliato di questo atteggiamento della Rai, che è assolutamente inconcepibile che la tv di Stato faccia questa operazione sapendo che lo sport e la musica sono gli unici due vettori reali di una pace e di una cultura mondiali. Invito quindi i dirigenti della Rai a ritornare sui propri passi, mi dispiace solo di non essere più in commissione vigilanza, perché altrimenti proverei ad intervenire".


A concludere, ci dice la sua, da tifoso, niente meno che Salvatore Buzzi, il famoso imprenditore protagonista del caso Mafia Capitale (che non era mafia) e ora nostro collaboratore con una rubrica su SprayNews:

"Io posso dire per esperienza personale che la riconoscenza non è di questo mondo, ma anche che sicuramente nel calcio non paga. Mancini ha fatto questo errore, mettere in squadra giocatori bolliti per gratitudine perché in passato hanno portato vittorie importanti, lo stesso errore di Zoff e Lippi agli Europei: ci vuole gente fresca. Sono quindi estremamente deluso dalla sua tattica e dell'eliminazione dai mondiali. Come, sempre parlando di calcio, mi dispiace veramente di non poter vedere più al suo posto Paola Ferrari che conduceva con competenza e brio rubriche sportive".


E non finisce qui: in arrivo altre interviste approfondite e dichiarazioni sul tema...


Di Umberto Baccolo.

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