E giunse implacabilmente la rete a condannare l’operazione commerciale dell’inviato de Le Iene Ismaele La Vardera che si è candidato alle ultime comunali di Palermo, appoggiato da Fratelli d’Italia e Lega, solo con l’intento di riprendere il dietro le quinte della politica. E così nella pagina Facebook del programma di Mediaset dove è stato pubblicato il servizio per pubblicizzare l’uscita del film ecco giungere una pioggia di insulti proprio contro Ismaele e in difesa di Giorgia Meloni che invece aveva creduto nella sua buona fede.
«Coraggioso giornalista? ha scritto Riccardo su fb, ha solo preso in giro gli elettori. È solo un coraggioso ridicolo». «Da cittadino sono indignato, ha sottolineato Salvo, per quanto fatto da Ismaele, questo servizio doveva farlo come giornalista e no come candidato... mi sento preso in giro.... Si dovrebbe vergognare di quello che ha fatto....». «Il voto è una cosa seria, ha detto Rossana, con questo pessimo scherzo non fate altro che demonizzare la democrazia. Prendere in giro elettori per lucrare con uno stupido film. L’informazione e la denuncia sono ben altro e meritano dignità».
E un po’ di nervosismo deve aver colto la redazione de Le iene tanto da essere costretta a correre ai ripari e pubblicare l’intervista integrale fatta da Cristiano Pascia al leader di Fratelli d’Italia, Meloni, che nel servizio andato in onda su Italia Uno era stata tagliata nella parte in cui si diceva disposta ad accettare l’invito per la proiezione della prima del docu-film solo se Ismaele La Vardera avesse dichiarato di non guadagnarci economicamente da questa operazione. Invito caduto nel nulla e anzi tagliato nel servizio del programma televisivo, ma la rete non perdona e qualcuno lo ha voluto far notare dopo che la stessa Meloni ha fatto girare on line l’intera intervista divenuta in poco tempo virale. «Fare finta che ti candidi e fregare la gente, ha detto ai microfoni de Le Iene Giorgia Meloni, fregare soprattutto i palermitani che ti hanno sostenuto, perché decine di migliaia di persone sono uscite di casa e hanno messo una croce per non ritrovarsi neanche un rappresentante che stesse lì a fare i loro interessi o a fare quello che Ismaele La Vardera aveva detto che avrebbe fatto. Li ha abbandonati e si è andato a fare i soldi con il suo film. Bene, bravo ma non sei un mito per me».
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