Il nome del luogo, sede d’importanti esposizioni, Villa Mussolini, a Riccione ricorda ben altro ad un pubblico disattento, invece al ventennale nome è legato un mondo d’arte e di cultura internazionale. Villa Mussolini è dunque un inedito e straordinario spazio interattivo riccionese per esposizioni come “Sirene, latin lover e altri mostri marini”, a cura di Umberto Giovannini e “Nuovo Cinema Adriatico” a cura di Paritani che hanno portato nelle sue sale oltre settemila i visitatori in queste settimane, con punte di quattrocento ospiti in alcune serate, che si sono cimentati nel gioco di riconoscere alcuni capolavori del cinema interpretati dai pesci del mare adriatico e hanno interagito, divertendosi, con le installazioni e le grafiche dei tre artisti internazionali. Il viaggio all’interno delle mostre della Villa ha coinvolto un pubblico eterogeneo e di ogni età.
L’assessore alla cultura e turismo di Riccione, Stefano Caldari ha dichiarato con soddisfazione: «Abbiamo curato un progetto unico nel suo genere, di stampo internazionale, programmato con la collaborazione di partner importanti come l’Opificio della Rosa e la Biennale Disegno di Rimini, fondato sull’interazione di diverse narrazioni visive, dall’illustrazione alla grafica, dalla fotografia al disegno, conferendo così una personalità tutta nuova a Villa Mussolini che si presta a diventare luogo strategico per le sperimentazioni artistiche e ad ampliare la ricezione rivolta a un pubblico consapevole, ampio e attento».
Dopo le feste e i fuochi di Ferragosto, domenica 19, le opere di Nick Morley, William Davey, Ignacia Ruiz e le fotografie di Paritani lasceranno la sede espositiva ma in loro ricordo resteranno le tre grandi statue collocate sul ponte del porto canale: granchio, bagnino, e sirena, ideate da Aldo Drudi e divenute il simbolo di questa lunga stagione culturale.
Umberto Giovannini, curatore della prima mostra ha così dichiarato: «È una grande gioia sapere del successo di pubblico che ha avuto “Sirene, Latin lover & altri mostri marini”, perché penso che la scommessa che abbiamo fatto, assieme all’amministrazione di Riccione, fosse quella di avere un abbraccio pop e così è stato» e con lui i suoi due colleghi Roberto Pari e Sergio Tani: «Siamo molto contenti dell’accoglienza che ha avuto il nostro progetto. Il pubblico si è divertito e ha interagito con fotografie, selfie e condivisioni sui social e si è innescato un passaparola virale che ha fatto raggiungere un numero così importante di visitatori. Ci ha fatto inoltre particolarmente piacere essere inseriti con uno sguardo ironico nel mese che la città dedica ogni anno al cinema ed aver anche collaborato in sinergia con la rassegna Cinema in giardino».
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